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Alice vista da Carla Bissi

 

 

 

RADIOCORRIERE TV - 14 MAGGIO 1981 - Luca Ajroldi

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L'incontro con lei, diva della canzone, è fissato per le undici in un grande albergo romano. Uno di quegli enormi cosi di vetro e cemento, freddi e ostili nonostante la moquette, la musica soft e i comodi divani. Gruppi di turisti americani aspettano con pazienza l'autobus che li condurrà a visitare la città eterna. Lei, la diva, scivola tra loro con eleganza e si avvicina. Scarpe da tennis rosa, jeans, maglietta tipo guerriglia sudamericana e una matassa ingarbugliata di capelli. A prima vista non fa una grande impressione, penso dentro di me. Eppure lei, Alice, 26 anni, forlivese, è la donna del momento. Ha vinto il Festival della Canzone di Sanremo, il suo disco Per Elisa è stato in testa alle classifiche italiane, ora furoreggia in Francia e Germania e l'ultimo long-playing intitolato con modestia Alice sembra essere la rivelazione dell'anno. Si aggiusta i capelli con una mano lunga e nervosa e aspetta che io dica qualcosa. Cerco di prenderla in contropiede.

 

Perché è tanto difficile intervistarla? Non è affatto vero. Io sono molto timida e non amo parlare di me stessa. sono gelosa della mia vita privata, della mia famiglia. E invece tutti mi domandano le stesse cose: sei fidanzata? Che rapporti hai con i tuoi genitori? E via dicendo. Così non so cosa rispondere, mi innervosisco e non apro bocca.

Lei ha iniziato a cantare con il suo vero nome: Carla Bissi. Ha anche vinto il Festival di Castrocaro. Poi Carla Bissi scompare e nasce Alice Visconti. Infine via il Visconti e resta Alice e con lei il successo. A Carla Bissi piace Alice? In linea di massima sì, non sempre però. Qualche volta agisce troppo impulsivamente e poi si pente. Quando prendo certe decisioni troppo in fretta e ci penso dopo, perché io ragiono su tutto quello che faccio. Purtroppo non sempre lo faccio prima e questo è il punto dolente.

Alice ha paura del successo? Sì. Il successo è una macchina. Una macchina che ti avvolge in modo piacevole ma ti può anche schiacciare ed è questo che temo.

Ma lei per dieci anni ha inseguito il successo con tenacia, ostinazione. Ha cambiato nome, modo di cantare ed ora ha paura? Non è vero! Non ho lottato per arrivare al successo ma per realizzare me stessa. Per arrivare a fare ciò che sentivo, ciò che volevo io. Il successo è solo una conseguenza gradevole, anche se non sempre, di quello che faccio.

E i soldi? Sono solo gradevoli? Senta, io di soldi ancora non ne ho visti. Spero che arrivino, che arrivino in fretta, ma per il momento...

Allora lei è ancora povera? No, non sono povera e non lo sono mai stata. I miei genitori mi hanno sempre aiutata. Ma non è solo questo. Io non mi sono mai scoraggiata. Sono in grado di rimboccarmi le maniche e di fare un lavoro diverso.

Parliamo del suo rapporto con il pubblico. Che cosa si prova davanti a una platea venuta ad ascoltarla? Quando sono sul palcoscenico il pubblico è tutto. Mi dà tutto. Naturalmente se è gente preparata canzoni, ai miei pezzi. Allora è un'esperienza bellissima. Se tu riesci a dare delle sensazioni alla gente, ti ritornano amplificate. E' una cosa che non si può spiegare con le parole, perché c'è un'emozione grandissima. Si crea con il pubblico quello che in inglese si chiama feeling, una corrente, un contatto. E' una cosa istintiva, non può essere costruita a tavolino dalla macchina organizzativa che ruota intorno a noi. Questo può essere vero per il lancio di un disco. Ma quando sei sul palcoscenico, non conta più niente. O sei in grado di catturare il pubblico o è lui che cattura te. E allora sei finita, distrutta.

Alice, lei fa spettacolo? Sì, con la mia musica. Io non amo coreografie particolari come fumi e raggi laser che possono distogliere il pubblico. Oltretutto io non faccio canzoni spettacolari a livello visivo, sono solo da ascoltare. Non sono neanche ballabili. Quindi la gente viene a sentire me, le cose che ho da dire.

Lei lancia messaggi nelle sue canzoni? Per carità, no! Io scrivo quello che sento, quello che vedo. Le mie emozioni che sono poi le emozioni che tutti, prima o poi, hanno provato.

Una delle accuse che le sono state fatte è quella di essere una cantante costruita. Di essersi fatta fare una plastica al palato e al viso. Certamente. Anche ai piedi. Sono tutta costruita. Comunque non riesco a capire perché dicono tutte queste sciocchezze, perché si sono scatenati tanto nei miei confronti. Io ho soltanto fatto quello che sentivo dentro di me; con ostinazione e tanta forza di volontà. Non ho mai pestato i piedi a nessuno e non voglio che i miei vengano pestati. Altrimenti c'è la contropartita e allora mi scateno.

Ecco che esce fuori un'altra caratteristica tipica di Alice: l'aggressività. E' vero che i suoi amici l'hanno soprannominata "El Grinta"? Sì, un amico lo disse una sera per scherzo, e da quel momento... Comunque io non sono violenta. Ci mancherebbe altro! A quest'ora sarei già in galera con tre o quattro ergastoli. In fondo io esprimo la mia aggressività cantando. C'è gente che per anni si tiene tutto chiuso dentro, poi si legge che ha ucciso il marito. Io, fortunatamente, riesco a estrinsecare l'aggressività scrivendo canzoni e cantando.

Carla Bissi è femminista? Io penso di aver sempre agito come tale. Anche se penso che il femminismo abbia delle pecche. Non bisogna combattere l'uomo per stroncarlo. Io penso che sia necessario educarlo, renderlo consapevole. L'uomo è parte integrante dell'umanità. Per quanto riguarda me stessa non ho mai accettato il ruolo di donna passiva, moglie e madre. Per prima cosa bisogna realizzare la propria personalità, poi si può anche diventare una moglie, per libera scelta. Alla pari con l'uomo. Ciascuno nel suo ruolo, naturalmente.

Qual è il rapporto di Carla Bissi con la politica? Un rapporto non troppo intenso. Non la amo in maniera particolare. Quando ero giovane e aitante, intorno ai quindici, sedici anni, ho avuto le esperienze scolastiche di tutti. Ho partecipato alle riunioni, mi sono impegnata nella scuola, nell'istituto magistrale che ho frequentato, poi uno cresce e...

E non ha più questo interesse? Non voglio dire questo. Semplicemente le idee si ammorbidiscono, si cambia, si entra in contatto con altri problemi, altra gente... Ma non mi domandi di più, altrimenti entriamo in quella mia sfera privata che non credo debba interessare alla gente.

Ma un personaggio pubblico ha diritto a una sfera privata? Questa è una domanda che non merita risposta.

Quali studi ha fatto? Le elementari, le medie, le magistrali, poi non ho fatto l'esame propedeutico per l'università perché sono una cretina. Il presidente della commissione d'esame era il padre di una mia carissima amica ed io, non volendo fare una brutta figura, non mi sono presentata. Poi ho avuto molti rimpianti. Avrei voluto fare astronomia o scienze biologiche, oppure architettura.

E' bello avere tanti interessi così diversi tra loro. Era semplicemente confusione mentale. Tant'è che non ho fatto nulla ed ora eccomi qua, tutto sommato soddisfatta per come sono andate le cose. Io cambio idea abbastanza spesso e sono convinta che pianterei tutto quello che ho costruito fino ad adesso se pensassi che non è giusto per me, per la realizzazione di me stessa. Già in questo momento ci sono delle situazioni in cui vengo considerata un prodotto commerciale e mi girano molto le scatole. Se la situazione dovesse peggiorare non ci penserei un minuto a mandare tutti a quel paese e ricominciare da capo trovando un diverso modo di esprimermi. In fondo io ho quest'arma, mollare tutto senza rimpianti.

E' una minaccia rivolta a qualcuno in particolare? No! Io amo la chiarezza, i rapporti semplici, onesti. Ma in questo mondo della musica sembra una cosa molto difficile da ottenere. Io voglio solo comunicare agli altri quello che provo. Sin da piccola, per il mio carattere, la mia timidezza ho avuto molta difficoltà a comunicare con la gente. Ho avuto pochissimi amici e ne ho sofferto molto. Cantare, scrivere canzoni è stato il modo per uscire fuori, per risolvere il problema. Se mi si toglie questa possibilità non me ne frega niente di essere un prodotto di successo.

Lei è nata a Forlì, continua a viverci. Perché non è venuta a Roma o non si è trasferita a Milano? In fondo sono i due posti più logici per chi fa il suo lavoro. Primo perché odio le grandi città, la loro indifferenza. A Forlì se non esci di casa per un giorno c'è subito qualcuno che viene a informarsi se stai male. In città puoi essere morto da una settimana che nessuno se ne accorge. Poi amo la mia casa, il mio giardino, l'orto, le nove gatte di casa, mio padre che fa il vino e io lo aiuto. Tutto insomma.

Le piace cucinare? Mia madre è bravissima anche se ha sempre cucinato malvolentieri. A me ha insegnato. Qualche piatto sono bravissima a farlo ma solo quando ho voglia. Alle volte sarei disposta a morire di fame pur di non mettermi davanti ai fornelli.

Com'è il carattere dei forlivesi? Gioviale, espansivo, geloso dei propri sentimenti, mutevole d'umore. Ama molto la compagnia ma non ama parlare dei fatti suoi. Io credo di essere un buon esempio.

Che parte ha l'amore o l'innamorarsi nella vita di Carla Bissi o di Alice visto che in fondo sono la stessa persona? E' essenziale, per me, anche se non mi innamoro spesso ma quando succede è una cosa duratura.

Allora lei è un tipo fedele? Sono monogama. Anche da ragazza non avevo cotte frequenti, anzi mi sembrava strano che le mie compagne si innamorassero ogni due giorni. Le giudicavo ridicole.

Adesso che è diventata una donna di successo avrà molti più amici? Avrò molti più nemici.

Cosa prevede il futuro di Alice? Molto lavoro, altre canzoni, e a breve termine una vacanza in un'isola con il mio fidanzato.

Ma allora Alice è fidanzata? Non Alice, Carla Bissi.

Posso sapere chi è?

Carla Bissi si alza, sorride, si tira indietro i capelli e scuote la testa. Mi prende la mano e mi accompagna verso l'ingresso. Sul marciapiede Alice (o è Carla Bissi?) mi stringe la mano, poi ci ripensa e mi dà un bacio sulla guancia. Per un attimo ho temuto che volesse sbranarmi. E'andata bene.

 

PAGINA INSERITA IL 12.1.2014

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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