.

 

 

 

 

Gioielli rubati

 

 

 

 

 

 

Una splendida canzone di De Gregori, intitolata Renoir, inizia così: "Gli aerei stanno al cielo come le navi al mare, come il sole all'orizzonte la sera...", e qui si potrebbe aggiungere "come l'amore per la ricerca di Alice sta al percorso umano e artistico di Franco Battiato".

 

Maurizio Macale, nel suo libro dedicato al maestro (Centro di gravità permanente), a proposito di Alice scrive:

"La ricerca perenne e la ferma volontà di rimettersi continuamente in discussione rimangono per Alice, ieratica interprete che canta i destini dell'uomo e dell'essere, un punto fisso della sua insaziabilità artistica. Ermetica come quella di Battiato è la sua ricerca: così accade a persone che sanno, nel profondo del loro essere, che l'arte è solo una via, la più rarefatta (specialmente la musica) prima della mistica - che è pura come il fuoco - nella direzione della scoperta del senso e del destino del nostro essere al mondo. Strumento a tal fine è l'acquisizione della Saggezza, cammino lungo e tortuoso, ma, alla fine, profondamente remunerativo per l'essere".

 

Alice, Milva e Giuni Russo, con le loro differenti e uniche personalità vocali, nell'affrontare le canzoni di Battiato ne hanno saputo cogliere il potere mistico/evocativo. Milva lo ha interpretato benissimo, è stata un veicolo perfetto, ma forse non lo ha sperimentato, non lo ha interiorizzato con la stessa intensità dell'autore. Giuni Russo, con la potenza della sua voce, lo ha accompagnato in volo in un altra dimensione e, sfidando nuovi spazi, ha conferito a questa forza misteriosa un senso di vertigine. Ma, secondo me, è stata Alice ad offrire a questo potere una chiave di lettura più autentica. Lei è il vero Alter Ego di Battiato, il suo doppio, l'altra metà del cielo.

 

Scrive ancora Maurizio Macale: "E' in Gioielli rubati che meglio traspare quanto si è già andato esprimendo circa la perfetta e totale consonanza tra Alice e Battiato: è sicuramente un Battiato al femminile che reinterpreta le sue cose più belle... Un senso di assoluta trans-fusione - siamo oramai nel campo del trascendente - tra i due destini di Alice e di Battiato sia per quanto attiene al proprio sviluppo interiore sia per ciò che concerne gli esiti artistici e più genericamente umani".

 

E' con queste credenziali e con i prestigiosi arrangiamenti di Roberto Cacciapaglia che Alice affronta superbamente le nove songs di questo album capolavoro. Pur privilegiando le melodie più famose a quelle nascoste tra le pieghe di un repertorio meno frequentato, trattasi assolutamente di furti nobili: da Prospettiva Nevski - essenziale e struggente nella sua linearità - a Il re del mondo e Un'altra vita, dove con parole scritte più di vent'anni fa, Franco Battiato già lanciava segnali di fumo dal pentagramma, cercando di metterci in guardia sulla precaria condizione di un'umanità in cammino verso una sorta di annientamento morale e spirituale. Cammino che non si è mai arrestato, che è proseguito fino ai giorni nostri, producendo macerie, dolore e desolazione. E poi Mal d'Africa con i suoi flashback in terra siciliana, quadri d'infanzia, il mare, il caldo e le sane abitudini popolari... La famosissima Summer on a solitary beach, Le aquile, Segnali di vita, Gli uccelli (una trama musicale e un canto melodioso che rimandano alle geometrie perfette del volo) e Luna indiana, piccolo diamante in chiusura del disco, che Alice sfoggia recitando, più che cantando, sedotta da ricordi stemperati in un'atmosfera impalpabile che rimanda al viaggio onirico, a terre lontane. Colori notturni, orientali, profumi intensi... Pura magia!

 

Tanto perfetto quanto emozionante: un risultato difficile da raggiungere! Trenta minuti (circa) di musica sembrano pochi, ma sono talmente intensi e ricchi di grandi suggestioni da appagare ogni aspettativa.

 

E' da molto tempo che sogno la pubblicazione di Gioielli rubati - Volume 2 e magari una grande orchestra al servizio della voce di Alice per presentare dal vivo entrambi gli album. Mai smettere di sperare...

 

Rosario Bono - 11.4.2009

 

11.7.2008 - Rosario Bono