"Come lava che scende anch'io sto
aspettando che mi bruci l'amore e tutto quello che mi
fai mancare… Il sole di un giorno è troppo lungo d'annegare, in fondo son poche le
parole da sentire… Il fumo di un'altra sigaretta non mi è nuovo
e sento i passi nella notte ritornare… E penso spesso che sei
come sei… se tu fossi soltanto respiro io ti fermerei!"…con
le note di Respiro, questo bellissimo e intenso brano
scritto dal nostro amico Gennaro Cosmo Parlato, una sempre più
sexy Giusy Ferreri con look rockeggiante di pelle e pizzo
nero, standard tipico Bertè (il che mi piace ancora di più
essendo accanitissimo amante della Loredana nazionale!), dà
inizio a tutti i live de IL MIO UNIVERSO TOUR 2011, una
lunga e fortunata serie di eventi che in tante occasioni mi ha
già visto e mi vedrà ancora sempre in primissima fila ad
amarla, a cantare e ad emozionarmi insieme a lei e a
riprenderla con la mia digitale per immortalare quei momenti e
renderli così eterni.
Ad ogni tappa mi piace arrivare già nel
pomeriggio, amo godermi fino in fondo il live al quale
assisto, anche con la relativa preparazione del palco, degli
strumenti musicali, tutto…non mi perdo alcun dettaglio e su
tutti l'ormai famosa gabbia a centro palco, in alto, dalla quale
"appare" Giusy a inizio concerto… Non so perché, ma
'sta gabbia
mi piace così tanto che avrei sempre una gran voglia di fare
una foto, con me dentro ovviamente, ma inesorabilmente la
timidezza mi assale per cui evito di chiedere a qualcuno lì di
salire sul palco… Visito sempre i luoghi dove Giusy si
esibisce, cerco di comprendere se la location sia consona a
lei e al suo repertorio, costituito da brani ora pop, ora
rock
ma sempre di un certo "spessore", magari talvolta poco
accessibili alla massa, ma personalmente penso sia meglio così
che cantare o essere "costretti" a cantare canzonette stupide
e "ruffiane" (per usare un termine che Giusy usa
spesso) da una stagione e via. Naturalmente un vero Artista poi
deve saper confrontarsi un po' con ogni genere di pubblico,
specie durante i live di "piazza" e in effetti Giusy
si
difende sempre benissimo, forte anche dell'infinito affetto di
noi amici che le dispensiamo meritatamente tanto amore,
tanto… E lei è sempre visibilmente entusiasta di ciò e ci ricambia sempre con una dolcezza e
una tenerezza che mi fanno venire una gran voglia di stringerla e proteggerla come
si farebbe con un'amica, con la migliore amica.
Il secondo
brano in scaletta è Il mare immenso, scritto da lei stessa
con Bungaro e portato al Festival di Sanremo 2011,
brano inizialmente non di facile presa, anche perché
lontano come sonorità dai precedenti singoli (e sappiamo quanto molti
italiani siano "duri" ad evolversi nelle loro idee).
Comunque, fino ad oggi,
si è rivelato il brano sanremese più trasmesso dalle radio e
soprattutto ha svelato al grande pubblico la vera anima di
Giusy Ferreri.
Il live prosegue armoniosamente tra pezzi tratti da Gaetana,
come La scala scritto da Linda Perry e adattato
in italiano da Tiziano Ferro. Segue Il party,
pezzo dal sound frizzante e dal testo piacevolmente piccante,
"trasgressivo" al punto giusto, ma forse sempre troppo per una
certa "Italietta" ancora così insistentemente e spesso
ipocritamente bigotta. L'amore osannato in tutte le sue
sfaccettature, la libertà di "manifestarsi" per ciò che si è,
senza scomode e inutili maschere, il piacere dei sensi
appagato anche dal sesso non esclusivamente di
coppia... Insomma un brano che se fosse stato "utilizzato" a
dovere, a mio avviso, per i temi trattati nel testo,
avrebbe fatto di Giusy una nuova icona gay... Ma, mai
dire mai, la carriera per lei è certamente ancora lunga!
Seguono Stai fermo lì che di volta in volta Giusy dichiara
essere il brano più bello che le abbia scritto Tiziano
Ferro, Novembre, l'acclamatissima Non ti scordar
mai di me e pezzi del nuovo album come Dejà vu di Enrico
Ruggeri, Piccoli dettagli di Rudy Marra.
L'amore che finisce, il dilaniamento per i
ricordi che tornano alla mente e la labile volontà di
seppellirli, la malinconia per ciò che si è perso ieri che
tormenta prepotentemente l'oggi, "perchè le cose che non hai
ti fanno male": questo è il leitmotiv de
Il mio universo, brano che crea
un'atmosfera magica. Tutti in religioso silenzio, perché
questo è uno di quei pezzi che tocca l'anima e Giusy con
la sua struggente interpretazione ci fa commuovere...
È sempre più a proprio agio sul palco la nostra Gaetana,
disinvolta, e in alcuni brani direi anche molto teatrale nelle
movenze, nella gestualità, con un fare tipico delle vere
grandi dive. Lei "interpreta" ciò che sta cantando ed è anche
questo che la rende una vera Artista, perché
secondo me chi canta non deve essere solo un fedele esecutore ma anche un
attore.
Particolare
attenzione meritano anche i brani di cui Giusy è autrice, come Niente promesse. È un brano dark dai suoni corposi, con una
scrittura intensa, cupa a tratti, intrisa di accesa
passionalità, "vampiresca" come lei stessa afferma. "Come già
si sa per l'eternità tutto non durerà e io non mi illuderò…"
con questa verità, seppure amara, inizia il pezzo. Allora la
nostra "profeta" esalta la famosa legge del carpe diem: "ma
ora tu saziami di pane, di corpo e di carne saziami…" e quindi
vivere l'amore momento per momento e con passione, tanto "non
saranno promesse a farlo durare per sempre"... Pareti tacere è
invece uno splendido manifesto del "sano" menefreghismo,
perché di fronte a parole altrui dette spesso con
superficialità mista talvolta a gratuita cattiveria (tipica di
chi sa soltanto puntare il dito), di fronte a parole altrui
dette così per caso, con scarsa o nessuna consapevolezza,
coscienza e spesso conoscenza di ciò che si sta dicendo, è
meglio esaltare il silenzio della e nella propria
intimità… Meglio ignorare certe facili sentenze travestite da
consigli, voltare le spalle a certi giudici improvvisati, dare
spazio al proprio reale essere, "liberare l'anima
e lasciarla volare". Questo è il messaggio che Giusy vuol comunicare con
questo grintoso pezzo rock. Rossi papaveri, sull'inutilità
della droga nel colmare un "malinconico mondo" interiore… "un
gioco sporco e non ne vale la pena"… Fa riflettere col sorriso
e con un sound gradevole, quasi dance.
E per finire, spazio ad alcune cover
come Besame mucho, Remedios, Ciao amore ciao di
Luigi
Tenco. Grande assente, a mio avviso, Il mare verticale di
Paolo Benvegnù, contenuta nell'album Fotografie.
Giusy Ferreri è una grande, anche perché
possiede naturalmente un'immensa qualità, tipica dei veri grandi,
ovvero l'umiltà, oltre alla disponibilità nel
concedersi a chi la ama e non soltanto durante gli showcase
per la presentazione dei nuovi album. Effettivamente anche
dopo i live non è difficile poterla incontrare, anche
solo per pochi minuti… Personalmente però amo custodire
gelosamente il contenuto di quei momenti che vorrei tanto
spingere all'infinito. Tuttavia, con
grande orgoglio e fierezza, proprio perché Giusy, come
ho detto prima, è una grande, nell'arte e nella vita,
posso affermare che l'affetto che trapela dai miei occhi e dai
suoi mentre ci guardiamo è sincero, ed è un affetto, un amore
che viene "dal cuore" e non "dalla testa", perché in questo
caso, in questi momenti, le persone vere come lei e
come me non sono in grado di recitare!
Forse questa non sarà una recensione tradizionale,
non seguirà forse alcune convenzioni, ma se con queste parole
che vengono dal cuore riuscirò a far nascere la curiosità di partecipare
ai suoi live in coloro che la leggeranno e che magari non
hanno mai visto Giusy in concerto, sarò soddisfatto.
Sarebbe un'ulteriore e meritata vittoria per questa piccola grande donna e
artista che
non molto tempo fa mi incantò durante X Factor con
una personalissima versione de La bambola della divina
Patty
Pravo. Tra divine…
Pagina inserita il 6 Agosto 2011