Giusy, una trentenne che ha venduto 700mila copie e ha un
fidanzato nel ramo immobili, dovrebbe comprarsi un attico e
assumere una colf, no? Lo sappiamo tutti e due che ci serve
una casa più grande. Stiamo cercando... Ma non un castello e non subito. Se adesso cambio anche questo,
nella mia vita, schiatto. Ho il nuovo album in promozione,
Fotografie, dove con Tiziano Ferro abbiamo scelto le canzoni
che più ho amato e mi hanno influenzato come artista. Dentro
ci sono pezzi di mostri sacri come Rino Gaetano, Luigi Tenco,
Bruno Martino... Ci sono anche famosissime canzoni straniere
tradotte da Tiziano. E poi ho più vestiti in valigia che
nell'armadio. Tra l'altro le valigie non so dove metterle e
quindi sono sparse nel bel mezzo della casa. Chi viene a farci
visita corre un discreto rischio.
Che cosa significano i soldi per lei? Sono parsimoniosa al massimo. Ho un grande rispetto per i
soldi, me l'hanno insegnato i miei genitori. Quando facevo il
part-time all'Esselunga sono riuscita a mettere da parte una
somma per comprare la casa. Non è da tutti, sa? Adesso spendo
persino meno, perché mi regalano i vestiti, e mi mandano gli
autisti. Ho un mutuo a tasso fisso, senza sorprese. Mi sono
concessa un unico lusso: la prima vera vacanza della mia vita,
due settimane in Brasile, ma anche questa, low cost. Quello su
cui investire è il lavoro di talent scout, avere una mia
agenzia, far venire fuori voci nuove.
Intanto, è venuta fuori lei. Che cosa significa il
successo? Significa il riconoscimento del proprio lavoro. Il sogno che
diventa realtà. Ma significa anche perdere un sacco di tempo
quando vado al supermercato, perché mi fermano, mi
riconoscono, mi filmano col telefonino mentre prendo le
scatolette. L'altro giorno mi ha seguito un signore di
settant'anni: "Mi scusi, signorina, mi lasci fare solo un
filmatino per le mie nipoti". Il successo significa la gente
che ti si presenta dietro la porta. Io sto poco a casa e
quando ci sto sono in tuta, impresentabile, perciò non apro a
nessuno. Certo, li capisco. Anch'io se stessi Los Angeles
avrei la tentazione quotidiana di bussare da Linda Perry, il
mio idolo, la cantautrice che lanciato Christina Aguilera, che
produce Pink. Ma mi tratterrei, e vorrei che lo facessero i
miei fan. Ai quali, comunque, sono sconfinatamente grata.
Ma allora non è vero che porta i tacchi alti anche in casa?
(Ride) No, in casa no, mi riposo. Fuori non scendo mai sotto
un tacco 13 con plateau: sono piccola. Però è dura, comincio a
stancarmi la schiena, resisterò finché posso.
Anche sul palco? Non voglio invecchiare sul palco. Non voglio pensare al
futuro, a quanto può durare il successo. Per ora me la sto
godendo, spero di continuare così, ma si vedrà. Sono talmente
innamorata della musica che mi potrebbe andar bene anche
viverla dietro le quinte.
Però X Factor è stato un lancio formidabile. Eh sì, altro che la mia musica su MySpace, quando ero una
"promessa". Se non hai una major alle spalle... Avevo un
pregiudizio nei confronti della televisione, ma poi ho capito
che dovevo bussare alle porta del talent show e mi è andata
bene. Le emozioni passano attraverso la Tv, la prova è Susan
Boyle, la bruttina scozzese con la voce da angelo che è
diventata una star planetaria.
Che voto si dà per questo nuovo album? Davo otto a Gaetana, il primo CD da cantautrice, sette a
questo album di cover scelte con Tiziano, visto che queste
meraviglie non le ho scritte io... Il prossimo disco, ve lo
assicuro, sarà da dieci. Però se mi devo paragonare ai miei
miti, che sono The Muse, allora non c'è storia, non raggiungo
neanche la sufficienza.
Non si butti giù... Dicono che le lei è la nostra Amy
Winehouse. Il papà di Amy è diventato un personaggio
televisivo. Canta Sinatra e partecipa a uno show. E il suo?
Il mio è già un personaggio. Lavora nell'edilizia, suona il
piano e la chitarra. Devo a lui questo vocione, la passione
per la musica, i concerti in casa. L'ho sempre sentito
cantare, da quando ero piccola. Anche mio fratello Michele
canta, suona il piano e scrive musica. Quando il mio pianista
è malato, lui è un sostituto di alto livello. Più che una
famiglia, siamo una band.
Anche la mamma? No, mia madre no. Noi suoniamo e lei cucina. Quando torno da
un concerto ha sempre un piatto speciale. I miei preferiti
sono gli aneletti al forno. E' il suo modo di farmi sentire la
nostalgia di casa. Quando ci sono io, c'è una teglia pronta.
Non morirò mai di fame.
Ma lei sa cucinare? Alla siciliana, anzi, alla palermitana. Impano qualsiasi cosa,
oppure faccio la pastella. Un fritto risolve tutto.
E' più stressante fare la commessa al supermercato o la
cantante? La cantante, senz'altro. Ma stare dieci anni alla cassa mi ha
formato, mi ha insegnato a conoscere le persone, a
chiacchierare con gli sconosciuti e con i colleghi. In fondo
un supermercato è un po' un microcosmo, una rappresentazione
della vita.
Non è che le è rimasto il complesso di Cenerentola? E' vero che tutto è successo all'improvviso, ma me lo sono
guadagnato. Altro che un ballo col principe, ho sgobbato per
anni. La mia vita non è una fiaba.