Ci sono artisti che fanno del cambiamento la
loro bandiera, altri che decidono di restare "fedeli alla
linea" per tutta la vita. La mia preferenza va ai primi, se
non altro perché stimolano maggiore interesse e curiosità ad
ogni nuova uscita discografica. A questa categoria appartiene
Giusy Ferreri che nei primi sei anni di carriera ha
saputo affrontare con successo generi musicali agli antipodi,
passando dalla Rivincita rap di Marracash a Canzone del mal di
luna, piccolo capolavoro firmato da
Nicola Piovani. In mezzo ci sono i suoi
album con canzoni inedite e cover, dove
tra hits da "superclassifica", brani di ottima
fattura e rivisitazioni, Giusy ha dimostrato di
essere anche un'autrice originale, dotata di imprevedibili e a volte
azzardati slanci creativi.
La mia visione
del personaggio tende a spostare l'ago della bilancia a favore
dell'interprete pura piuttosto che dell'autrice/cantautrice.
A mio avviso il cammino per raggiungere nella
scrittura una cifra stilistica in grado di
eguagliare l'unicità della sua voce e della sua
forza interpretativa, è ancora tutto in salita, anche se
si registrano in tal senso, fin dalle prime produzioni, apprezzabili
guizzi di fantasia e buone capacità espressive.
Nei dodici pezzi che compongono L'ATTESA (ghost track compresa),
troviamo quasi sempre anche la firma di Giusy Ferreri,
gli unici brani in cui figura esclusivamente come interprete
sono L'AMORE POSSIEDE IL BENE (Roberto Casalino / Niccolò
Verrienti) e TI PORTO A CENA CON ME (Roberto Casalino / Dario
Faini) che sono i due pezzi presentati al Festival di
Sanremo. In altre due canzoni, INCISO SULLA PELLE (Roberto
Casalino / Giusy Ferreri) e QUALUNQUE VITA E' STRAORDINARIA
(Ermal Meta / Giusy Ferreri) c'è stata solo una semplice
"intrusione" da parte dell'artista che ha voluto modificare
alcune frasi per rendere più "personali" i contenuti.
Nelle restanti otto canzoni Giusy esprime la sua
vena di autrice con decisione, scrivendo tutti i testi e
intervenendo anche nella composizione, dove se la giocano a
pari merito le prestigiose sonorità di Linda Perry e
Yoad Nevo. Sonorità che contribuiscono a conferire
all'album un respiro internazionale. Dopo i primi
ascolti spiccano NESSUNO COME TE MI SA SVEGLIARE, L'ANIMA, PER
DARE DI PIU'.
La voce è sempre unica e quindi riconoscibile,
grintosa
sia nelle ballad che in ambito dark/rock e a volte si libera tra
le pieghe di sfumature fino ad oggi sconosciute. Sorprendendo.
Siamo in presenza di un lavoro ben fatto e molto curato, e spero si sparga in
fretta la voce grazie al passaparola e
soprattutto ad un'ulteriore e adeguata
promozione.
Le apparizioni al Festival di Sanremo, secondo
me, non sono riuscite a rappresentare al meglio le
potenzialità della Ferreri, che anche in questo album
dimostra di possedere versatilità e qualità
artistiche sconosciute alla maggior parte dei nuovi
talenti delle sette note che si sono fatti strada in Italia
negli ultimi anni.
Intanto, questa settimana, si festeggia la
conquista del quarto posto nella classifica ufficiale
Fimi.
NOTE - Sulla pagina FACEBOOK di Giusy
Ferreri si viene invitati a segnalare la canzone preferita
dell'album, probabilmente per avere un'indicazione sul secondo
singolo da lanciare. Poiché non sono iscritto a FACEBOOK,
indico qui le mie "attuali" preferenze: INCISO SULLA PELLE e
in alternativa PER DARE DI PIU', pezzi meno sperimentali ed elaborati
rispetto ad altri presenti nell'album, ma più freschi ed
immediati.
4 APRILE 2014 - Rosario
Bono