Juliette Gréco con Tyrone Power in una scena del film Il sole sorgerà ancora

 

 

 

 

Un nuovo grande amore per Juliette

 

 

La cantante ex "esistenzialista" di Saint Germain dès Près, diventerà presto una "super-diva" nel firmamento cinemato-grafico di Hollywood. Darryl Zanuck, lo zar del cinema, come lo chiamano in America, l'ha ingaggiata come interprete principale del suo prossimo film Les Racines du ciel, che sarà diretto da John Huston. Per affidarle la parte, Darryl Zanuck ha dovuto modificare la trama del romanzo di Romain Gray, da cui sarà tratto il film. Infatti, nel romanzo, Minna - il personaggio femminile su cui si accentra e si sviluppa la vicenda - è un'infermiera tedesca alta e bionda dagli occhi chiari e dolci. "Proprio la parte che ci vuole per la Bergman", aveva sentenziato John Huston. Ma Zanuck aveva tutt'altre idee per la testa. "Questa parte sarà interpretata da Juliette Gréco, sembra fatta apposta per lei" disse. Per ovviare al fatto, piuttosto importante, che Juliette è bruna, piccola, e ha due grandi occhi neri, "nel film la madre di Minna sarà corsa - aggiunse - Può sempre capitare che un tedesco sposi una corsa e che ne nasca una piccola tedesca bruna no?". Appena Juliette, che al momento sta ottenendo grande successo a Parigi come attrice drammatica, avrà esaurito le sue repliche all' Olympia, andrà a girare nella regione africana dell'Oubangui-Chari il film di Zanuck. Il produttore ha già dispensato cinquecento milioni per accogliere degnamente la Gréco. Ha fatto costruire in mezzo alla foresta vergine un villaggio per 600 abitanti che alloggerà la troupe. Sul davanti le capanne, allestite per le scene, saranno mascherate di paglia e fango, come si usa in Africa, ma dentro saranno munite di ogni comfort, perfino di aria condizionata per rendere più agevole il lavoro. La carriera di Juliette come stella di prima grandezza, è iniziata quasi per caso, pochi mesi fa. Da varie settimane la cantante si esibiva con enorme successo al Waldorf Astoria, a New York. Vestiva di un lungo abito nero di Dior chiuso fino al collo, sottile ed immobile come vuole il personaggio musicale da lei interpretato, cantava le canzoni che le avevano dato fama a Parigi anni prima, quando era l' angelo nero di Saint Germain dès Près; rievocava i primi tempi della sua carriera decollata al Tabou e all'Arlequin, dove nacque con lei e Jean Paul Sartre l'esistenzialismo. Anche i motivi erano quelli di allora: Barbara, la triste canzone di Prévert, Si tu t'imagines di Queneau, La valse di Françoise Sagan, L'Opera de quatre sous, La fourmi, etc.

Una sera, mentre si esibiva nel solito repertorio, una chiamata interurbana le fece interrompere il programma. Dall'altra parte del filo, a Città del Messico dove si trovava per girare gli esterni del film Il sole sorgerà ancora, Mel Ferrer le chiese a bruciapelo: "Juliette, c'è una piccola parte di tre minuti nel film che sto interpretando, e credo che vada proprio bene per te, ne ho parlato a Zanuck, sei disposta a venire subito?". Juliette colta di sorpresa azzardò: "Ma, Mel tu credi che dovrei accettare?". "Sì" rispose Mel Ferrer con fermezza. "Allora è sì, Mel" concluse Juliette. Il giorno seguente arrivò il contratto: un milione e mezzo di lire per una sequenza di tre minuti ne Il sole sorgerà ancora. Quando Juliette giunse nel luogo dove si girava il film, accompagnata da Crocodile, il suo pianista, e dal cocker-spaniel che la segue dovunque, Ava Gardner, che stava girando una scena d'amore con Tyrone Power, fece finta di non vederla. Darryl Zanuck, invece, si alzò dalla sedia su cui stava semisdraiato seguendo le sequenze del film, e le andò incontro.

Per Zanuck quello era un momento memorabile. Si dice infatti che il produttore si fosse innamorato di Juliette fin da quando l'aveva vista la prima volta, durante le riprese di Elena et les hommes in cui Juliette faceva la parte della zingara indovina. Allora Darryl non ebbe il tempo di rivederla; Juliette, appena terminate le poche scene a cui prendeva parte, partì per l'Africa per partecipare al film La terre nue (La rivière des alligators). Ma Zanuck la seguì a bordo del suo quadrimotore privato (una vera casa munita di bar, camera da letto, cucina e personale di servizio). E dopo aver individuato il luogo in cui Juliette girava, lo sorvolò a bassissima quota, per varie ore, fino ad esaurire le scorte di carburante. Quando prese terra, né il regista né la troupe si spiegavano la sua presenza in quel punto sperduto nel cuore dell'Africa. Zanuck dette una spiegazione frettolosa riguardante la sua attività di produttore: "Voglio assistere alle riprese - disse - Anch'io sto allestendo un film ambientato nel continente nero". In realtà tutti capirono che il produttore era lì per Juliette. Già da tempo, nel mondo del cinema, si parlava della sua passione per la bella cantante. Forse l'unica che non se ne rendeva conto era Juliette, né Zanuck fece niente per farglielo comprendere. E ancora oggi Juliette non lo saprebbe se il caso non le fosse venuto un'altra volta in aiuto.

Fu durante le riprese del film Il sole sorgerà ancora, con Ava Gardner, Tyrone Power e Mel Ferrer. Gregory Ratoff, un altro interprete del film, il più caro amico di Zanuck e il suo confidente, fu colto da malore improvviso durante una scena. Ratoff, fingendo di essere ubriaco, doveva prendere fra le braccia Ava Gardner, stando in cima ad una scala, e discendere volteggiando a ritmo di valzer. Ma non aveva raggiunto ancora la metà della scala, che lasciò cadere la bella Ava, e la seguì nella caduta. Mentre Ava si rialzò subito, però, Ratoff rimase lungo disteso e quasi senza respiro. Il medico presente alle riprese, chiamato d'urgenza, diagnosticò un infarto, e disse che l'attore aveva poche ore di vita.

Appena riavutosi, messo al corrente del suo stato, Ratoff chiese di parlare con Juliette Gréco. Quando gli fu vicino, dopo pochi minuti, le disse: "Darryl è il mio più caro amico, ed è l'uomo più buono del mondo. Non è mai stato felice, e prima d'ora mai innamorato. Ti ama molto, Juliette, cerca di volergli bene". Juliette fu dapprima sorpresa; anche lei conosceva l'inferno di una vita senza amore; o meglio, l'amore lei, sì, l'aveva conosciuto una volta, quando incontrò l'attore Philippe Lemaire, il suo primo marito. Ma poi, la disillusione cancellò subito quella parentesi di felicità, ed il suo romanzo sentimentale naufragò nel divorzio, lasciandole un unico dolce ricordo, la piccola Lorenza Maria. A quella rivelazione, quindi, Juliette rimase senza parlare, poi scoppiò in un pianto dirotto. In quel momento entrò Zanuck. Come l'attrice lo vide, - lei che era tutt'altro che timida - asciugò in fretta le lacrime, abbozzò un sorriso e corse via. Le parole di Ratoff l'avevano sconvolta. Per molti giorni restò in hotel e non si presentò agli studios. Disse che era malata. Alle telefonate quotidiane di Zanuck, che insisteva per vederla e accertarsi della sua salute, rispondeva che voleva rimanere da sola, che non aveva bisogno di nulla. Quando, dopo tre settimane, ritornò al lavoro qualche cosa era cambiato. Lo stesso Zanuck se ne accorse, prima che Juliette gli dicesse: "Darryl sono innamorata di te".

 

 

Angela Catapano - Sorrisi e Canzoni n.1 - 5 gennaio 1958

 

Articolo inserito il 5.5.2010