HARRY STYLES Harry Styles

 

ERSKINE 2017 COLUMBIA Sony Music

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ho scoperto questo nuovo album per caso, girovagando tra gli scaffali di MediaWorld. Stava lì in bella mostra in un numero "illimitato" di copie al modico prezzo di 13 euro e 90. Mi ha colpito la confezione speciale del cd: un elegante digipack formato maxi (16x16 cm) rilegato come un libro. Da una copia aperta ho potuto ammirare l'interno e sfogliare le 32 pagine fitte di immagini scattate durante la lavorazione del disco. Dopo l'ultima foto, in una doppia tasca, da una parte il cd e dall'altra un corposo libretto con i testi, i dati tecnici e i credits. Carta e cartoncino rigido, neanche un grammo di plastica. Un piccolo gioiello di eleganza! L'avrei acquistato subito, istintivamente, se non altro per premiare un prodotto fatto così bene e proposto ad un prezzo davvero onestissimo. Ma ho voluto "anche" scoprire come avrebbero reagito le mie orecchie all'ascolto del dischetto e così son tornato a casa e mi sono documentato sul suo contenuto, grazie a Youtube... Onestamente devo dire che non conoscevo Harry Styles, non conoscevo la sua faccia, le sue origini  e le sue evoluzioni artistiche e ho voluto prima ascoltare attentamente la sua musica, il resto è venuto dopo... Sono rimasto colpito dal risultato. Voce particolare, dolce e potente, grande energia e 10 brani inediti di tutto rispetto che portano anche la sua firma, realizzati con un team di collaboratori eccezionali, intenzionati a far rivivere le suggestioni e le atmosfere dei grandi miti musicali degli anni Sessanta e Settanta. Il tutto filtrato dallo stile e la grinta di un carismatico artista di soli 23 anni. Un ragazzo che ha dimostrato qui (ma anche dal vivo) un talento e una professionalità sorprendenti. Non aggiungo altro, se non che ovviamente sono tornato al negozio per comprare il cd...

Di seguito segnalo alcuni passi tratti dalle recensioni pubblicate da maggio (mese di distribuzione mondiale del disco) fino ad oggi. Rispecchiano molto l'idea che mi sono fatto di questo sorprendente lavoro ascoltandone più volte tutte e 10 le tracce, tra l'altro senza mai riuscire a trovarne una che non mi convincesse del tutto o in parte. Chapeau!

Rosario Bono

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

S E L E Z I O N E  R E C E N S I O N I

 

  La Repubblica - Quando il pop diventa adulto

 

Il biglietto da visita, il singolo Sign of the times, sono quasi sei minuti di epica pop rock che hanno strappato addirittura paragoni con il Bowie di Life on mars.

Il glam rock torna in almeno un altro paio di casi: Only angel è tutta riff di chitarra e cori in falsetto, Kiwi un rockettone neanche tanto leggero.

I paragoni vanno dal Beck di Carolina alla psichedelia di Meet me in the hallway: potrebbe essere un album di quaranta o cinquant’anni fa.

From the dining table e Sweet creature fanno leva solo sulla chitarra per accompagnare la bella voce, limpidissima, di Styles.

Per forgiare la propria personalità Styles si tiene fuori dalla corsa alla modernità. “Non siamo più quelli di una volta”, canta in Two ghosts. Ma forse è tornato ad essere quello di una volta, il teenager inglese che prima di essere reclutato per fare l’idolo delle ragazzine (negli One Direction) suonava Beatles e Bryan Adams nei college e ai matrimoni con la sua band White Eskimo.

 

  Rockol - Recensioni

 

Con gli One Direction in pausa (indefinita) Harry Styles debutta come solista con un album che sembra rivolgersi più ai genitori, che alle ragazzine. Anticipato dal singolo Sign of the times (il Guardian, scrivendone, ha scomodato addirittura Bowie e i Queen), l'album del cantante contiene dieci canzoni lontane anni luce dall'universo-One Direction.

 

  Spettakolo! - Il nuovo disco di Harry Styles è un piccolo capolavoro

 

Un album vario che mischia sensazioni, emozioni, melodie e ritmi diversi. Diversi soprattutto dalle canzonette strappalacrime con le quali abbiamo conosciuto il timbro di Styles negli anni passati. Pur avendo preso una spiccata ispirazione dalla musica del passato, quel british rock che ha creato una solida base nel mondo musicale, Styles è riuscito a creare una sua dimensione. L'album di debutto vuole anche dare un segnale forte: una sorta di stendardo anarchico contro le produzioni pop e nate dai talent show (che non rinnega e che ringrazia sempre), un distacco dai generi in voga al momento (pop, rap ed elettronica) e un arrivo ad una libertà che prima non c'era, soprattutto riguardo i contenuti dei brani. Testi più ricercati, con storie e riferimenti reali, e soprattutto personalità: in 10 brani Styles è riuscito a toccare corde diverse, creando canzoni facilmente memorizzabili ed alternandole ad altre riconoscibili ma decisamente più particolari.

 

  Ritratti di note - Harry Styles: quando la fama non sazia la fame di arte

 

Che cosa può portare un giovane cantante come Harry Styles che, con gli One Direction ha conosciuto il successo planetario, ad avere il coraggio, e forse il buon senso, di fare una grossa marcia indietro e ripartire da zero in veste di solista? Due cose: la saggezza e la stanchezza. In un mini-ecosistema protetto dove tutto andava studiato a tavolino, la sensazione di libertà deve essersi ridotta proprio ai minimi termini. Ecco perché Harry Styles, così come Zayn Malik, ha sposato la pausa “a tempo indeterminato” del gruppo per mettersi a scrivere con calma soppesando i tempi ma anche i suoni per un lavoro che ha sorpreso un po’ tutti, detrattori compresi.

“Non volevo fare errori ma soprattutto non volevo avere fretta perché negli ultimi tempi la fretta la faceva da padrona. Ci capitava spesso di scrivere mentre eravamo in tour. Stavolta volevo godermi il piacere di realizzare un album senza pressioni, non mi è mai capitato di sentirmi così libero”, ha dichiarato il giovane cantante e, a giudicare dal risultato, l’intento è stato più che rispettato.

 

  Note verticali - Il debutto coraggioso di una futura star

 

Dopo l’ascolto dell’album, possiamo dire che Harry Styles è perfettamente riuscito a fare due cose molto difficili per un debutto da solista: dimostrare di avere una personalità ben distinta e addentrarsi in un genere diverso da quello che lo ha reso famoso, sostituendo quel velo patinato che ha contraddistinto – come è giusto che sia – i suoi anni nel gruppo One Direction con una genuinità simpatica e molto onesta. Le canzoni dell’omonimo album “Harry Styles”, infatti, raccontano un ragazzo giovanissimo ma con una travolgente voglia di farsi sentire, anche da chi non lo ha mai fatto prima d’ora: le melodie sono lineari e orecchiabili, i testi piuttosto semplici, ma a fare la differenza sono la voce e l’interpretazione.

 

  Music Attitude - Un disco da ascoltare senza pregiudizi

 

Dieci canzoni, capaci di rubare o meglio impreziosire quaranta minuti della giornata. In questa epoca fatta di sole playlist e caratterizzata da ascolti fast food, quaranta minuti si possono ancora reggere. Soprattutto quando sono 40 minuti di qualità. Questo, mi sembra già un ottimo risultato. In più, non c'è nessun riempitivo, ma bensì dieci fotografie che prese singolarmente sono capaci di raccontare emozioni precise e nitide, senza perdersi nel vuoto.

 

  Rolling Stone Italia - Recensioni

 

Harry Styles non vuole essere una semplice rockstar - vuole diventare la rockstar. E nel suo debutto solista il ragazzo degli One Direction si prende il ruolo di vero e proprio principe del rock & roll, un ballerino cosmico profondamente in contatto tanto con la sua anima introspettiva quanto con quella glamour.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pagina creata il 15 LUGLIO 2017

ULTIMA MODIFICA 16.7.2017