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16.8.2017 * Il 22 settembre Sony Music Italia (etichetta For Vinyl Lovers) pubblicherà finalmente la ristampa dell'album Per amarti inciso da Mia Martini nel 1977. La novità è che il 33 giri (con copertina apribile) uscirà in versione rimasterizzata - dalle matrici originali - a 24 bit.

Qui di seguito un breve capitolo tratto dalla biografia illustrata L'ultima occasione per vivere di Menico Caroli e Guido Harari in cui si parla proprio di questo disco. Non si tratta di una vera e propria recensione ma piuttosto della genesi e della piccola storia di un album, raccontate da un punto di vista più umano che tecnico. Uno spaccato del lavoro e del grande impegno di Mimì e dei suoi collaboratori, dalla nascita del primo pezzo che poi darà il titolo al disco, fino al fatale destino dei brani purtroppo esclusi dalla sessione discografica.

 

Mimì deve incidere il brano Per amarti, una creazione di Maurizio Fabrizio e Bruno Lauzi che, nel gioco della casualità, pare un trampolino verso il più grande amore della sua vita (Ivano Fossati). La canzone è già stata rifiutata da molti, Vanoni compresa, che se l'era trovata in una versione ancora embrionale e con un testo che probabilmente non era quello di Lauzi: "Un giorno incontro Mimì che mi dice: C'è un brano con un testo che non mi piace. Ho provato a farlo riscrivere, ma non va. Se vuoi provarci, è tuo. Troppo buona, c'era da dirle, e grazie della preferenza seppure tardiva. Se dicessi che non me la presi per quella frase, mentirei, ma accettai la sfida e la vinsi". Tornato a casa, presi carta e penna e lavorai sul provino di Maurizio, scrivendo il testo ex novo". E' la storia di un amore finito, che la protagonista cerca in ogni modo di resuscitare nonostante la presenza di un'altra lei, alla quale indirizza le parole più toccanti dell'inciso. Quando Mimì entra in sala per inciderla, ne offre un'interpretazione a dir poco grandiosa. Fossati è lì giusto per aggiungere la sua voce ai cori, ma poi ci prende gusto e, trascinato da un incontenibile entusiasmo, partecipa alla realizzazione dell'intero album. Firma la versione italiana di Give A Little Bit dei Supertramp, che diventa Se finisse qui. Poi regala a Mimì un brano tutto suo, Sentimento, che lei prova a vestire con un suo testo, Sotto i jeans, che non verrà pubblicato. Fossati e Mimì la proveranno anche in inglese, col titolo Lise And Me, per un lancio estero mai realizzato. Su disco finisce solo la versione scritta da Fossati, che ne cura anche l'arrangiamento suonando il flauto e prestando la voce ai cori. Spicca anche un'inattesa cover in italiano di Somebody To Love dei Queen, col titolo Un uomo per me, che il settimanale Epoca archivia come "una versione orrenda". In studio, però, il divertimento per realizzarla è arrivato alle stelle. Quando i tecnici si sono accorti che la voce di Fossati spariva obliterata dagli acuti di Mimì, li hanno fatti cantare separati, con lei di spalle in una cabina isolata acusticamente, a diversi metri dal microfono di Ivano. Lei dice di non poterci far nulla e che è forse la voce a comandare il suo cervello e non viceversa. "La mia voce è la disperazione dei tecnici. Ci sono registri in cui prende il volo con armonici stranissimi, facendo schizzare le lancette oltre la soglia del rosso. Altre volte, senza una ragione, si assottiglia. Non dipende da me, caso mai da quello che canto. Nei testi posso incrociare argomenti che mi fanno molto male, che rievocano situazioni dolorose che ho vissuto. Il mio cervello potrebbe anche reggere il colpo, ma la voce no. E' allora che questa si ribella e fa di testa sua, mi si sgrana e si scheggia. Insomma, fa tutto da sé, questa mia voce libera e selvaggia".

 

L'album Per amarti esce nel novembre del '77, vestito di una delle più belle copertine mai realizzate per Mimì da Tallarini e Balletti. Nelle note vengono ringraziati Maurizio Fabrizio, Ruggero Cini e Ivano Fossati "per la preziosa collaborazione", ma alla riuscita del lavoro ha contribuito una nutrita schiera di musicisti e autori, dal batterista Tullio De Piscopo all'amica Aida Cooper ai cori.

Dieci le canzoni che però non sono tutte firmate da Fossati, come invece accadrà nel disco seguente. Di Cocciante, Mimì ha ripreso l'ipnotica Da capo, incisa anche da Mina. Maurizio Fabrizio ha tirato fuori un altro suo diamante, Canto malinconico, su testo di Lauzi e con atmosfere alla Dimitri Tiomkin. Con Ritratto di donna di Carla Vistarini e Luigi Lopez, Mimì partecipa anche allo Yamaha Festival di Tokyo, sorprendentemente vincendolo. Nel disco c'è anche Shadow Dance, una delle pagine più belle e sconosciute della sua storia, che anticipa il tema di un'altra canzone di Fossati, in cui la danza  assurge a simbolo dell'esistenza e di un amore che è già promessa di felicità. La versione su disco ha un testo diverso da quello del provino, concepito dagli autori come una sorta di inno alla vita che finisce. Nei virtuosismi vocali di Mimì c'è, innegabile, una gran voglia di luce e di amore. Dal disco restano tagliati fuori quattro brani: Quando ne avrò abbastanza, storia di un amore vissuto al limite della follia, Vivo e la bellissima Io andrò, opera del batterista Andy Surdi, uno dei suoi amici più cari, che, assieme a Maurizio Fabrizio, riesce a cogliere l'essenza di Mimì in un solo verso: "Io continuerò, ma amando". Non passa neppure Lui è la vita mia, bloccato al primo abbozzo per ragioni fin troppo evidenti. E' la storia di una prostituta che tira le somme della propria esistenza, tra immagini forti, di una bellezza quasi feroce: "Non c'è giustizia al mondo, Gesù / ero l'erba fiorita del torrente". E' probabilmente un capolavoro, ma nessuno alla RCA ha il quoziente intellettuale, e tanto meno il cuore, per capirlo...

 

Menico Caroli

 

 

MIA MARTINI

L'ULTIMA OCCASIONE PER VIVERE

Menico Caroli - Guido Harari

2009 TEA Spa - Milano

Recensione