La vera storia di Mimì
BIOGRAFIE ILLUSTRATE MIA MARTINI
L'ULTIMA OCCASIONE PER VIVERE
Un capolavoro editoriale. Difficile trovare un'altra
definizione per un'opera che è una summa perfetta di immagini
e parole. Un risultato notevole, e oserei dire incontestabile,
raggiunto con grande esercizio di onestà intellettuale.
Una biografia che contempla tutto ciò che da un mondo,
tutt'altro che dorato, solitamente non arriva al pubblico se
non attraverso le solite note a margine o nelle mezze verità spesso distorte dai media. Per non parlare degli ignobili "passaparola" di
cui proprio Mimì, per uno strano scherzo del destino, è stata il capro espiatorio.
Una storia vera, ricca e precisa nella forma e nei
contenuti, lineare e complessa allo stesso tempo, mai agiografica, che ha
il pregio di ricomporre "il ritratto di una personalità
appassionata e controversa" attraverso il linguaggio immediato
e concreto di un testo sempre puntuale e preciso, affiancato da
quello immaginifico della fotografia. E tutto ciò poteva
essere realizzato soltanto da chi ha saputo seguire nel corso
degli anni la donna e l'artista, ascoltando la
sua voce con attenzione e non soltanto attraverso le canzoni.
Mi fanno sorridere
quelli che vogliono a tutti i costi "separare" la persona
dall'artista o quelli che dichiarano: "a me interessa soltanto
ciò che ascolto". Intendiamoci, ognuno è libero entrare
in contatto con la musica come meglio crede, ci
mancherebbe... Un rapporto superficiale, ad esempio,
non necessita d'altro, basta relegare il tutto alla voce
intrattenimento e non ci sono problemi. Anche le emozioni usa
e getta hanno un loro rispettabilissimo perché. Ma quando
le note e l'interpretazione si trasformano davvero in qualcosa di più di un sottofondo o di un
innocente
passatempo, se si è animati da una sana passione
può rivelarsi intrigante approfondire, scoprire, superando lo spazio limitato di una canzone. Perché ogni artista esiste, respira e spende
la sua vita prima di tutto come
persona: il modo di essere e di porsi, il carattere, la
cultura, il periodo storico, l'ambiente, non
possono non influire
sulle sue opere.
Ma non è per sapere se un
personaggio preferisce a colazione la marmellata al
cioccolato, o se si accoppia due o tre volte al giorno e
con chi, che si realizzano delle biografie interessanti,
ma per tentare di circumnavigare con rispetto e
spirito critico, parallelamente al percorso professionale,
anche la "sfera privata". E per "sfera privata" non intendo i
fatti personali di cui non ce ne dovrebbe fregare di meno...
Intendo soprattutto quel
vissuto fatto di idee, progetti di lavoro,
programmi, e di percorsi (umani e
artistici) che in una magica metamorfosi alla fine
concorrono alla realizzazione di una canzone, di un
album, di uno spettacolo...
Ritornando alla biografia, ho parlato di capolavoro
proprio perché, pur essendo un grande appassionato di questo
genere di pubblicazioni, so benissimo che,
soprattutto per quanto riguarda l'editoria italiana, non è
facile trovare opere così complete, così oneste, così
autentiche da lasciare dentro, dopo aver letto ed osservato il
libro più volte, la sensazione di aver colto l'essenza
di ciò che l'artista ha voluto umanamente
e professionalmente rappresentare.
Un immenso grazie,
dunque, agli autori, Menico Caroli e Guido Harari,
per aver portato a termine con determinazione e successo
questo meraviglioso e monumentale progetto che è stato
giustamente considerato e definito "archeologia del rispetto": nessun'altra
espressione sarebbe stata più esaustiva ed appropriata.
Rosario Bono -
4 MARZO 2010
ULTIMO AGGIORNAMENTO 16.8.2017
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Per amarti un breve capitolo tratto dalla biografia
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