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MINA-CELENTANO AMAMI AMAMI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I L  T O R M E N T O N E  E S T I V O  C O L  C A P P O T T O

 

Ho ascoltato diverse volte AMAMI AMAMI, fresca fresca di anteprima il 21 ottobre scorso. Da allora non ho più sentito il desiderio di risentirla. Ricordo che quando ho cliccato sul simbolo play nella finestra video di Youtube ed è partito il brano ho pensato si trattasse di uno spot pubblicitario, quello che di solito precede i filmati. Poi è arrivata la voce di Mina e sono rimasto di sale. Ho stoppato e ho ripetuto l'operazione dall'inizio. Il brano è ripartito e mi son sentito subito catapultare lontano nel tempo, vista l'affinità della musica con l'incipit del brano BORN TO BE ALIVE (successo internazionale di Patrick Hernandez del 1979). Un inizio più dance e più datato di così non ci poteva essere. Ho proseguito l'ascolto ed è stato subito tango, o meglio tangaccio, fisarmonica compresa (strumento al quale viene concesso anche il lusso di una citazione da STORIA D'AMORE, famoso brano del repertorio doc di Celentano).

Che dire? Sul pezzo non credo ci sia molto da aggiungere, oltre al fatto che si tratta di una cover di Idan Raichel (Ma'agalim/Circles), una ballad dai sapori mediorientali con un ritmo circolare (come suggerisce il titolo) e un testo particolarmente ispirato, trasformata in una "celentanata" d'antan con una spruzzatina di folk. Può piacere o non piacere ma la versione italiana, a mio modesto parere, non va più in là di un furbetto intrattenimento da balera. In ogni caso entrambe le versioni avrebbero meritato un arrangiamento migliore.

La vera fortuna è, sempre secondo me, quella di poter godere ancora oggi del timbro e dei colori di due grandi voci come quelle di Mina e Celentano. E il bello è che il godimento non scaturisce solo dalla forza "evocativa" dell'età dell'oro, quando entrambi affrontavano magistralmente brani passati ormai alla storia della musica italiana, ma soprattutto dalla constatazione di essere ancora oggi al cospetto di due artisti speciali, sempre bravi e così pulsanti e incisivi da far vacillare anche le più piccole cattive intenzioni di chi volesse muovere un giudizio negativo sulla loro interpretazione.

Altra cosa è invece la critica sul repertorio scelto, anche se al momento stiamo parlando di una sola canzone. Canzone difesa a spada tratta soprattutto dallo zoccolo duro dei fan di Mina (a volte con una supponenza alquanto fastidiosa) ma che ha anche fatto "storcere le orecchie" a molti. Forse perché troppo commerciale, troppo orecchiabile? Oppure perché costruita proprio per cercare di abbattere il muro di diffidenza di certe emittenti radiofoniche nei confronti di un preciso target di cantanti? Può darsi! Non sarebbe il primo e neanche l'ultimo tentativo.

Presto arriverà un intero album che già dal titolo promette bene (LE MIGLIORI) e sicuramente ci sarà molto altro da scoprire... Artisticamente parlando spero anche in qualcosa di più ricercato, visto che i due mostri sacri in questione se lo potrebbero ampiamente permettere.

 

6.11.2016 - Rosario Bono