T R A C C E . . .
Fa' qualcosa - Un amante
appannato, stanco e svogliato viene investito da un moto
di ribellione molto efficace e soprattutto molto
femminile. L''esortazione ad agire, a tornare a vivere,
fino alla minaccia di "dare
fuoco alla casa" (un'iperbole?) se le cose non
dovessero cambiare. "Una donna puoi tradirla, non dimenticarla come
fai con me": la chiave di volta del pezzo.
Non tornare più - "Quando un bene è consumato è povertà",
inutile insistere. Quindi non rimane che concedere ancora una notte d'amore al
proprio uomo dopo averlo messo in guardia: "Sarà
l'ultima!"
Devo tornare a casa mia - In realtà, considerato il
finale, sarebbe stato più appropriato il titolo "Dovrei
tornare a casa mia", sì, perché alla fine, dopo le amare considerazioni di una donna che cerca
in tutti i modi di
convincere se stessa e il suo amante dell'assurdità del
loro legame ("prima o poi dovrà finire,
una sciocchezza e può morire"), arriva drastica la
decisione di troncare il rapporto (e tornare all'ovile
dove c'è un marito che aspetta!). Ma appena l'amante sta
per girare i tacchi, lei ci ripensa: "se te ne vai portami
via, io non ci torno a casa mia". La scelta fatale!
Definitiva?
Domenica sera - Una storia molto ordinaria e comune
quella relegata ad uno stralcio di domenica in cui un
arrogante e lunatico lui e una rassegnata e remissiva lei
alla fine "risolvono" la serata nel più classico dei modi:
Il più usato e abusato, da sempre, per rimettere tutto in ordine...
fino alla prossima schermaglia.
La vigilia di Natale - Essere lasciati proprio la vigilia
di Natale, con tanto di biglietto d'addio sotto l'albero,
è davvero troppo! Malinconica e struggente, questa canzone
rivela, a mio avviso, anche un pizzico di sadismo da parte
degli autori.
Questo sì, questo no - E' lei a decidere
cosa tenere e cosa buttare di un amore impegnativo, a corrente alternata. Mica
facile. Ma per amore questo ed altro...
E poi... - E un pezzo di successo, ormai un
classico, il più "minoso" e pop di tutto l'album. Eterne
promesse, languide carezze... Ancora sesso? Basta! Che senso
ha, se ormai c'è già un altro all'orizzonte?
Dichiarazione d'amore - "Hai ragione tu, il mio amore è
niente d'importante" ma "tu lo sai che io sola senza te mi
sento proprio niente" e ancora "Io capisco sai, io capisco
ma non puoi guidare il vento...". La razionalità in amore conta poco.
La pioggia di marzo (Aguas de Março) - Non si può
dire nulla, bisogna solo ascoltarla, le parole sono già
tante e tutte dentro la canzone. Una preziosa perla
brasiliana ormai famosa in tutto il mondo.
Tentiamo ancora - Un amore vinto dal tempo si può ancora
salvare? Ci si può provare. Una Mina tiratissima, tutta da
ascoltare...
[La prima versione di questo album
apparve nell'autunno del 1973 insieme ad
Amanti di valore, secondo microsolco della consueta doppia
emissione discografica annuale di Mina. Entrambi
i 33 giri erano avvolti in un poster pieghevole
che fungeva da sovracopertina, ricco di bellissimi primi
piani dell'artista]
Rosario
Bono - 1.9.2013