N A P O L I
"Partenope la melodia l'odiava..."
Visto che VOCI DIVINE si occupa anche di fotografia,
dalle pagine della precedente versione del sito ho voluto
recuperare questo scritto sulla mia città d'origine per
poterlo riproporre insieme ad una piccola selezione di
immagini delle opere artistiche realizzate per valorizzare
le stazioni della metropolitana di Napoli.
Stazioni oggi considerate tra le più belle del mondo.
A chi, come me, non ha ancora avuto l'occasione di
verificare di persona, suggerisco di approfondire
l'argomento per scoprire i nomi dei grandi architetti e artisti internazionali che hanno contribuito a
questo poliedrico e importante progetto, e poi di cercare
altre bellissime foto on-line per immergersi in una suggestiva overdose di
creatività e bellezza :-)R
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Una delle varianti delle numerose leggende che hanno tramandato e consegnato ai
nostri giorni la storia delle origini della città di Napoli,
narra che la sirena Partenope non seppe darsi pace per la fuga
dell'amato Ulisse e per questo, in preda alla
disperazione, si tolse la vita gettandosi in mare. La corrente
trascinò il suo corpo alla deriva, fino all'isolotto di
Megaride, dove oggi sorge il famoso Castel dell'Ovo.
Qui prese forma il primo centro urbano che portò per un periodo di
tempo indefinito il suo nome.
In verità, ciò che avvenne
circa tremila anni fa è stato spiegato da testimonianze molto
più attendibili, anche se meno affascinanti, che attribuiscono
il privilegio della fondazione di Partenope a coloni greci,
insediatisi prima nell'isola di Ischia, poi a Cuma e soltanto
molti secoli dopo nell'attuale territorio in cui sorge il centro
storico della città.
L'idea
che i greci abbiano "immaginato e poi progettato"
la futura Napoli dall'isola di Ischia mi riempie di orgoglio, essendoci
nato qualche annetto dopo, inconsapevole di venire al mondo in
una terra antica e magica che avrei presto abbandonato ma alla
quale sarei rimasto legato per sempre.
Napoli, insieme a Venezia
e Parigi, è una delle tre città che porto da sempre nel
cuore, a volte con sentimenti di estrema gioia, a volte con un
velo di
tristezza, e per motivi completamente diversi...
La città ha dei trascorsi incredibili, basta sfogliare le
pagine che ne raccontano la storia. Nel corso dei secoli ha
perso e vinto migliaia di volte le proprie battaglie, volute dal
destino, dal popolo, dalle monarchie e dalle repubbliche, da re
e imperatori, in nome della libertà e/o del potere. Amata e
odiata, da tutti desiderata come una bella cortigiana che non sa negarsi a chiunque
voglia possederla, è sopravvissuta a se stessa e come l'Araba
Fenice è risorta mille volte dalle sue stesse ceneri, tra arti,
mestieri e culture provenienti da ogni parte del mondo. Il suo
cuore non ha mai smesso di pulsare.
A volte ho l'impressione che la città partenopea per molti
sia solo un'astrazione che nel migliore dei casi si
dissolve nella suggestione di una
melodia intonata da un mandolino, nella bellezza del suo mare, o nell'attrazione fatale per le specialità culinarie della cucina
mediterranea; nel peggiore dei casi invece, con assoluta
convinzione,
Napoli viene associata solo all'imbroglio, alla
delinquenza e al degrado. Sono due immagini della stessa
cartolina che ancora oggi viene spesso e volentieri spedita dai
media (reti televisive in primis) in tutti i paesi del mondo. Ma
tutto ciò è semplicemente anacronistico. Napoli è
anche questo, purtroppo, ma è soprattutto mille altre
cose. Gli episodi delittuosi di cui si macchia la malavita
riempiono le prime pagine di tutti i quotidiani, giustamente,
perché le barbarie devono essere sempre ben evidenziate e
portata a conoscenza di tutti, ma non è giusto leggere tra le
righe degli articoli frasi del tipo: "Fuggite da Napoli, città
allo sbando in mano alla camorra...", "La morte è ormai dietro
ogni angolo della città...", oppure "Cristo si è fermato a
Napoli...". A questi "giornalai" cialtroni e ignoranti, servi
del loro editore, vorrei consigliare di cambiare mestiere,
oppure di farsi un giretto in qualche grande metropoli
americana, giusto per ristabilire, quanto a delinquenza,
equazioni e proporzioni.
Napoli, insieme ai paesi dell' hinterland conta circa tre milioni di abitanti! Una provincia che nonostante
tutti i suoi problemi, spesso non risolti a causa di grossi interessi politici ed
economici, è viva più che mai, con le sue università, il suo
immenso patrimonio artistico, i suoi teatri, la sua fertile
terra e la sua bella gente, coraggiosa e generosa. Come tutti i
grandi agglomerati urbani del mondo, Napoli soffre di mille
vecchi malanni. E' una città forte, difficile da conoscere fino
in fondo, a volte cattiva, capace di offrire tutta se stessa a
piene mani per poi riprendersi quel "tutto", in un istante, con una mano sola. Sono le
contraddizioni delle megalopoli, delle città antiche,
spesso tanto caotiche quanto male amministrate. Ma non è giusto
che su tre milioni di abitanti, siano mille, duemila o diecimila
teste calde a rappresentare l'immagine della città nel mondo, se non altro
per una semplice logica matematica. Dovrebbe davvero cambiare il modo di
fare informazione.
Per motivi di lavoro ho conosciuto persone provenienti da
ogni regione d'Italia, ho vissuto con loro otto ore al giorno
per mesi, a volte per anni, ed ho incontrato grandi signori e grandi
cafoni sia tra i napoletani che tra i genovesi o i veneziani, e
ho coltivato amicizie e antipatie reciproche sia tra i calabresi
che tra i piemontesi.
Negli anni a venire, parlando di Napoli attraverso organi
ufficiali, sarebbe davvero una conquista riuscire ad evitare
qualsiasi forma di pregiudizio, relegando la responsabilità
della reiterazione dei soliti luoghi comuni agli avventori dei
bar di provincia e a qualche sfigato sui social...
Se la leggendaria Partenope, suicida per
amore, oggi fosse virtualmente tra noi, oltre ad odiare la
melodia del canto delle sirene che non riuscirono a trattenere
Ulisse, detesterebbe con altrettanta forza quell'eterno
ritornello che immortala da sempre Napoli nella banalità
di uno stereotipo diventato ormai insostenibile.
(NOVEMBRE 2008 -
Rosario Bono) -
Ultimo aggiornamento
22.9.2020
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