Con questo amorevole "appunto" di Renzo Arbore, inserito
all'interno della copertina del primo album, inizia
l'intrigante avventura discografica a 33 giri di Patty Pravo.
Dopo due anni esatti dalla firma del contratto con la RCA e
nel pieno del successo internazionale del singolo La bambola,
i tempi sembrano maturi per proporre al grande pubblico un
intero long playing. Oltre a
La bambola (il brano che darà il titolo alle
stampe dell'album destinate al mercato estero) la scelta delle
altre dieci canzoni che compongono il primo microsolco, ricade
inevitabilmente e in gran parte, sui recenti successi
dell'artista, già pubblicati in versione 45 giri: Se perdo te,
Qui e là, Se c'è l'amore, Ragazzo triste.
Non mancano però
alcune sorprese, come Yesterday e la cover di To
Give (The
Reason I Live), diventata Io per lui dopo essere stata
portata al successo, in Italia, da I Camaleonti ("Io
per lei"). Due brani
invece, non sembrano trovare una precisa collocazione in
questo album d'esordio, Five foot two eyes of blue e Old man
river: il primo, pur essendo un divertissement a ritmo di
charleston, risulta alla fin fine più noioso che ironico,
mentre il secondo, in un eccesso di interpretazione troppo
americanizzata, sfocia nell'effetto caricaturale della parodia.
La vera sorpresa di questa sorta di compilation, in
verità non molto ben assortita, rimane, a mio avviso, Ci amiamo troppo (cover di
River deep
mountain high di Ike & Tina Turner), un brano
struggente, trascinante e
dirompente, inciso magistralmente da Patty Pravo all'inizio
del 1967, insieme ad altre interessanti canzoni (rimaste
purtroppo inedite negli archivi RCA). Molto efficace anche la
rilettura di I just don't know what to do with myself, in
italiano Se mi vuoi bene, composta da Burt Bacharach.
Un vero
peccato, invece, l'esclusione di un brano che sicuramente
avrebbe impreziosito l'intero microsolco, ovvero Canzone per te
(di Sergio Endrigo), presentata dall'autore al Festival di
Sanremo, edizione 1968, in coppia con Roberto Carlos. Di questo brano
esiste un rarissimo provino, un'unica versione, tecnicamente
imperfetta nel canto e poi mai più corretta e/o ripresa
dalla cantante.
Una nota particolare la merita la copertina,
realizzata da un'ormai mitico scatto di Fernando
Muscinelli. E' la fotografia di una biondissima e fatale Patty
di bianco vestita, appoggiata come una bambola su un divano
dai cuscini in pelle rosso fuoco, tipicamente Anni Sessanta.
L'ultima Diva, sofisticata e irraggiungibile, "bella e impossibile",
ecco la cifra stilistica scelta e fortemente voluta per la
costruzione e il lancio della nuova immagine del personaggio...
L'album, in verità premiato più dal pubblico che dalla
critica, ottiene comunque un buon successo di vendite, sia nei
confini del nostro Paese (il disco raggiunge anche
il primo posto in classifica) che all'estero, dove viene
ampiamente distribuito.
Una
curiosità discografica: la stampa americana del disco contiene
versioni differenti dei seguenti brani: LA BAMBOLA, SE C'E'
L'AMORE, SE MI VUOI BENE e FIVE FOOT TWO EYES OF BLUE.
Rosario Bono - 11.6.2011