COPERTINA ORIGINALE - RCA - 1975

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

"Incontro è un album che facemmo tutto in una notte, e mi sembra che riuscì benissimo. In totale tre giorni: è stato l'album più... veloce della mia vita. Totalmente indolore!".

 

Nel corso di una lunga intervista concessa al magazine Raro! (luglio 1990) così parlò Patty Pravo! Quanto ci sia di vero in questa dichiarazione (e in tutte le altre dal suo primo approccio con la stampa fino ad oggi) non è dato sapere. Una cosa però è certa, l'album "riuscì benissimo".

 

Incontro arrivò dopo due anni di grande successo discografico grazie alle ottime vendite degli album Pazza idea e Mai una signora, rispettivamente del 1973 e 1974. Il primo, trainato dall'omonimo 45 giri ebbe un successo eclatante, l'altro, essendo in parte più ricercato e sofisticato, fece meno scalpore ma si difese comunque benissimo. Entrambi raggiunsero il primo posto in classifica ma con differenti periodi di permanenza. Incontro ebbe un riscontro commerciale più contenuto ma non per questo è da annoverare tra gli album meno importanti dell'intera discografia dell'artista.

 

In occasione della ristampa in vinile pubblicata proprio in questi giorni da Sony Music Italia, vale la pena spendere qualche parola sulle dieci canzoni che compongono l'album, dividendole per facciata, proprio come si faceva un tempo, prima dell'avvento del cd...

 

LATO A

 

Apre le danze Incontro, (Sergepy - Bardotti - Maurizio Fabrizio), un brano melodico in gran parte recitato, suggestivo nell'elaborazione stilizzata di un sound molto in voga in quel periodo. Un'operina compiuta, ben confezionata, ma che non ho mai amato in modo particolare e che forse oggi risulta anche un po' datata.

 

Segue "sua solarità" Mercato dei fiori di Francesco De Gregori. Che dire di questo concentrato di semplicità e spontaneità? Pare uno spaccato primaverile di una dolce mattinata romana, satura di belle speranze, spiata dal tavolino di un bar del centro davanti a un buon caffè... Un pezzo che Patty Pravo ha riproposto spesso nei suoi concerti in differenti versioni.

 

Arrangiamento elegantissimo e minimale per sottolineare le note malinconiche di Questo amore sbagliato (Vistarini - Lopez), una delle mie canzoni preferite, valorizzata al massimo dall'interpretazione live durante le tappe del tour Magico incontro dell'estate 1975.

 

Molto "pattypravesca" Stella cadente (Evangelisti - M. Cantini - Coggio), una piacevole canzone, atipica nella costruzione musicale, con un ritmo incalzante e trascinante sul finale. Eseguita dal vivo, con ottimi musicisti e tanto di coriste al seguito, rendeva e valeva il doppio.

 

Chiude la prima facciata Rispondi (Sergepy - Bardotti - Minellono - Scott English - Kerr), cover di Mandy, portata al grande successo dal cantante statunitense Barry Manilow. Un brano fin troppo strappalacrime, sicuramente di presa immediata e bene interpretato, ma appartenente a un sound pop troppo "appiccicoso" per un'interprete particolare come Patty Pravo.

 

 

 

 

 

COPERTINA (FRONTE E RETRO) RISTAMPA - SONY MUSIC ITALIA 2017

 

LATO B

 

Io grande io piccola (Bardotti - Sergepy - R. Bianchi - R. Del Turco)) è il primo di quattro pregevoli episodi musicali presenti sulla seconda facciata del 33 giri. Un delicato gioco di note e di parole che mettono in risalto gli umori e le sfaccettature di una donna innamorata, arrendevole ma allo stesso tempo vincente.

 

Roberto e l'aquilone (B. Lauzi - Lucarelli - D'Auria) - Qui siamo ad un livello superiore: poesia pura. Arrangiamento strepitoso e un testo "aperto" che si presta a diverse chiavi di lettura. Peccato non avere mai avuto il piacere di sentire questo brano dal vivo.

 

Come un ponte sull'acqua che va (Sergepy - Bardotti - J. Lynne) è la versione italiana di Can't Get It Out of My Head della Electric Light Orchestra. Una canzone molto accattivante, seconda cover del complesso vocale-strumentale britannico, dopo E io cammino, ovvero Evil woman, presente nell'album Tanto, inciso pochi mesi dopo. Il testo italiano del brano contiene una frase emblematica e per me molto speciale: "L'infinito è sempre lì, tra un ricordo e un desiderio". Che parolieri superlativi avevamo e quasi non ce ne rendevamo conto, perché abituandoci al meglio avevano finito per viziarci...

 

Eppure è amore (Vistarini - Bianchi - Del Turco) - A mio avviso è il brano meno significativo dell'album. Una canzone gradevole, ben arrangiata ("gracidio di rane" compreso), ma niente di più.

 

Le tue mani su di me (Antonello Venditti) - E' un intimo affresco introspettivo, forte e amaro, proiettato nella realtà di un mondo in perenne contraddizione. L'autore aveva già inciso questo prezioso pezzo nell'album Le cose della vita del 1973. Patty Pravo lo ripropone qui con grande trasporto e il testo, cantato da una donna, risulta se possibile ancora più convincente. Tutti i brani del 33 giri, tranne quest'ultimo, sono stati arrangiati dal grande Toto Torquati.

 

Riguardo la ristampa... All'ascolto il disco non suona male (ma non bene come l'originale), comunque le rimasterizzazioni e l'utilizzo del vinile 180 grammi sono tutta un'altra cosa (sarebbe pretendere troppo?). Ho apprezzato molto la nuova veste grafica, soprattutto la foto del retro copertina, ma non ho capito come mai all'interno dell'album sia stata inserita una brutta copia del mini poster originariamente contenuto nell'album Patty Pravo (Biafra) del 1976. Questo vuol dire che "se ci dice bene" in una eventuale ristampa di Miss Italia (1978) potrebbe capitare di trovarci, magari un po' sbiadito, l'adesivo promozionale di Munich Album del 1979?

 

Rosario Bono

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per l'immagine frontale della ristampa dell'album è stata utilizzata la stessa foto destinata alla copertina del 45 giri a suo tempo pubblicato, contenente INCONTRO e MERCATO DEI FIORI.

Qui sopra due scatti del medesimo servizio fotografico realizzato a Bali.

 

Pagina creata il 21 LUGLIO 2017

ULTIMA MODIFICA 11.10.2020