La sua figura

Un docufilm di Franco Battiato

 

E' sempre molto imbarazzante e spiacevole ritrovarsi a stroncare una pubblicazione dedicata ad un'artista che si stima e a cui si è musicalmente legati da molti anni. Nel caso di Giuni Russo, tra l'altro, va aggiunta la triste consapevolezza che, non essendo più tra noi, non potrà mai approvare o meno iniziative editoriali e/o discografiche che la riguardano.

Annunciato come un film documentario di Franco Battiato, questo DVD pareva avere, già nell'idea del progetto, tutte le carte in regola per essere un nuovo e interessante omaggio alla grande artista scomparsa, ma così non è stato. Ho sempre apprezzato e sostenuto le precedenti iniziative rivolte a salvaguardare e a diffondere l'arte di Giuni, dal primo DVD fino al recente cofanetto The complete Giuni. Prodotti che non si sono mai rivelati privi di qualità e di un certo spessore artistico. Ma ecco all'improvviso presentarsi sul mercato questa deludente "eccezione" che spero proprio rimanga un caso unico e isolato a conferma della regola.

 

Il DVD si apre con il videoclip del brano Se fossi più simpatica sarei meno antipatica, in versione integrale ma di qualità video scarsa, quasi fosse un duplicato amatoriale riversato artigianalmente, e pensare che trasmesso nei vari special TV è sempre risultato perfetto. Mah! La resa delle registrazioni, purtroppo, si mantiene più o meno a questi livelli per tutta la durata dell'opera. Sul retro della confezione sono riportati i titoli di tutte le canzoni presenti con tanto di riferimenti didascalici, ma di nessuna registrazione è riportata la durata effettiva.

Così, ad esempio, capita di leggere tra i titoli più stimolanti, Mediterranea (tratto da tre diverse esibizioni), No amore (Festival di Sanremo 1968), Crisi metropolitana (video 1981), L'addio (Blitz 1983) e via dicendo, per poi scoprire che si va dai 57 secondi di "Mediterranea", ai 18 di "No amore", ai 55 di "Crisi metropolitana" e che "L'addio" è soltanto un frammento live (di pessima qualità video) estrapolato da una puntata della famosa trasmissione domenicale di Gianni Minà.  Il materiale, tra l'altro, è in parte mutuato da uno special di Paolo Piccioli già andato in onda su Rete 4 in più occasioni... Viene poi indicato che Morirò d'amore è tratta da una trasmissione Tv del 2003 (senza titolo), mentre poi si scopre non essere altro che l'apparizione al Festival di Sanremo dello stesso anno, ma le immagini sono volutamente sfocate, ingrandite e "stranamente" non appare mai il logo del Festival (?). Tutte le altre canzoni sono state troncate o sfumate sul finale e a volte "ritagliate" dai precedenti DVD dedicati a Giuni... Alice, ripresa nel corso del "tributo live" svoltosi quest'anno a Torino, appare per pochi secondi e la presenza di Franco Battiato è circoscritta ad un brevissimo e laconico intervento.

Spiace scriverlo, ma non è stato un lavoro ben fatto. E navigando qua e là sul web, nei vari forum di discussione dedicati alla musica, mi pare di capire di non essere stato l'unico ad accorgersene... Peccato!

 

Rosario Bono - 10 GENNAIO 2008