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V I V A M O G O L ! Con i grandi della musica
RAIUNO 24 SETTEMBRE E 1 OTTOBRE
Non capita tutti i sabato sera veder sfilare uno ad uno i più
popolari personaggi della musica italiana, pronti a confrontarsi con il più classico
dei repertori pop, quello firmato Mogol/Battisti e
Mogol/tutti gli altri... Canzoni che nelle loro
versioni originali hanno percorso indenni decenni di storia e
che sono state spesso riproposte dai più disparati e "disperati"
interpreti. Quindi non potevo mancare l'appuntamento con le due serate
televisive
dedicate alle 80 primavere del Paroliere dei parolieri,
un geniaccio che dagli anni Sessanta
ad oggi è riuscito ad arricchire di successi il canzoniere
della maggior parte dei nostri artisti.
Confesso di aver registrato entrambe le puntate e di averle
viste comodamente, "a modo mio", il giorno dopo, saltando la pubblicità,
qualche bla bla bla di troppo e alcuni interventi che non
sono riusciti a coinvolgermi. Ma la
musica l'ho ascoltata tutta, con molta attenzione, e
quindi adesso mi concedo alcune considerazioni personali...
I GIARDINI DI MARZO - Eros Ramazzotti - E' uno dei pezzi che amo di più del repertorio di Lucio
Battisti. E' un brano stratosferico. Non posso fare a meno di
citare la versione live di Mina da Bussoladomani,
una vera esplosione
di note e di energia. Eros è stato bravissimo e insieme ai
cinquanta componenti dell'orchestra ha realizzato una versione
elaborata, elegante ed emozionante.
E PENSO A TE + IL MIO CANTO LIBERO - Giuliano Sangiorgi -
Un valido autore, senza dubbio, e lo ha dimostrato alla grande
in questi ultimi anni,
ma come interprete non è nelle mie corde. Questi due pezzi, li ho
sempre preferiti interpretati da Lucio Battisti e da
pochi altri...
INSIEME + AMOR MIO + IO E TE DA SOLI - Nina Zilli -
Nessuna emozione: non mi piace la sua voce e il modo che ha di
gestirla. Non ho trovato originalità e credo di aver colto qua e
là anche qualche stonatura. Quanto alla capacità di mantenere
costante l'intonazione in base al valore di una nota, citofonare Mina Mazzini: e pensare che c'è in giro ancora qualcuno che si domanda perché
sia da sempre considerata la più grande di tutte.
LA VOCE DEL SILENZIO + IO VIVRÒ SENZA TE - Massimo Ranieri - L'ombra delle versioni di Mina
giganteggia anche su questi pezzi, non c'è niente da fare... Il
"solito" Ranieri ha cantato coinvolgendo la platea (come da
copione), ma ha fatto di meglio in altre occasioni. Però, che
brutta abitudine quella di smettere di cantare e girare il microfono
verso il pubblico. Ormai anche durante i concerti si assiste ad un karaoke
senza fine di gente invasata, sempre in piedi, che canta a squarciagola e allo
stesso tempo riprende lo spettacolo o scatta
foto con il telefonino. Son diventati tutti cantanti, tutti operatori, tutti
fotografi... Passi in discoteca o in uno stadio, ma in uno
studio televisivo o in teatro sarebbe opportuno evitare.
IO NON SO PARLAR D'AMORE - Nek- La voce non si discute, l'esecuzione è stata buona, lui è ormai
diventato un bravo professionista.
L'interpretazione che lascia il segno però è un'altra cosa, ma
per quella c'è sempre la versione di Celentano, inarrivabile...
L'ARCOBALENO + ORO - Loredana Bertè - Inaspettata presenza (non sapevo fosse tra gli ospiti) di
Loredana Bertè. A me emoziona (quasi) sempre perché
nonostante tutto è rimasta vera, autentica, viscerale. Il primo
brano non fa parte della produzione di Mogol che preferisco (ovvero quella storica, con Lucio Battisti) ma è arrivato dritto
al cuore, a prescindere. Meno convincente l'interpretazione
del secondo brano: un omaggio a Mango che onestamente
non è riuscito troppo bene...
PENSIERI E PAROLE - Riccardo Cocciante - Ecco un altro grande artista che in linea di massima stimo più
in veste d'autore che di interprete, anche se lo ricordo sempre
volentieri in un bel concerto di una decina di anni fa...
Pensieri e parole rimane per me un altissimo punto di
riferimento, ma solo nella
versione originale realizzata in studio da Lucio Battisti,
non riesco a concepirla rifatta da altre voci e con altri
arrangiamenti. Della serie: le canzoni intoccabili! Però poi,
nel corso delle due serate, ho apprezzato un Cocciante impeccabile e
istrionico alle prese con i brani del proprio repertorio
firmati, ovviamente, con Mogol.
IL PARADISO + LA SPADA NEL CUORE - Patty Pravo - Il primo brano viene riproposto spesso dalla
Strambelli, anche nei concerti, ma non ci sono tracce
dell'arrangiamento scintillante e della voce possente della versione
originale che rimane unica per
intensità interpretativa e carica "energetica". Stesso
discorso vale anche per La spada nel
cuore che, al contrario, non veniva eseguita da decenni.
L'effetto sorpresa c'è stato, è innegabile, ma
Patty se l'è cavata per il rotto della cuffia e solo a
tratti è riuscita ad emozionarmi. Come al Festival di
Sanremo del 1970 anche l'altra sera è stata tagliata una strofa
della canzone, ma fa
niente...
Mi piace segnalare il medley dedicato alle canzoni di Caterina
Caselli offerto da una Noemi in splendida forma e la
sempre brava Marcella (che voce!) con il fratello Gianni
in platea, mentre stenderei un lungo velo pietoso, con tanto di
strascico, sulla coppia formata
da Raul Bova e Luca Barbarossa: sono riusciti a
massacrare La canzone del sole. Mi aspettavo di veder
spuntare da dietro le quinte la vedova
Battisti con la pistola...
Tra gli altri (non li citerò tutti) c'erano anche gli imperturbabili Simone Cristicchi,
Gino Paoli e Arisa,
l'esagitata Rita Pavone, l'inespressiva Francesca Michelin,
il "solito" Morandi, Francesco Gabbani (in perfetta
sintonia con il medley dedicato a Celentano), la
Nannini,
il Maestro Franco Battiato (un po' sottotono
nell'esecuzione di Impressioni di settembre) e per finire Ornella Vanoni
in un duetto dimenticabile insieme a Mario Lavezzi e con una versione troppo breve di Vendo casa.
Peccato!
5.10.2016 - Rosario Bono
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