Rassegna Stampa
1972
Selezioni
MENELIK
LUCCA-PORTA-CENERE
GENNAIO
Le "inter-sviste" impossibili
e surreali di Frank
Moccacagna
Roma - Un giorno, agli inizi della
carriera (ma all' "Herald" mi chiamavano già "the lightning", ossia
il fulmine), il mio maestro Walt Wintchel mi mise una mano sulla
spalla e mi disse: "Vedi, Frank! I giornalisti si dividono in due
categorie. Quelli che le idee deve dargliele il direttore e quelli
che le hanno per conto loro. Tu fai parte del secondo gruppo, my
boy!". Aveva buon naso, il vecchio. Il mio problema, infatti, non è
avere le idee. E' averne troppe! Mi basta una "trifle", una
quisquilia e, tac!, eccone un'altra. Per esempio, un giorno sono giù
in India, a Delhi. Sto parlando del più e del meno con Indira Gandhi
(mi chiama "old fox", ossia volpone) quando entra un gatto grigio.
"Bello!" dico. "Come si chiama?". "Pravo!" fa Indira. "In
indostano, vuol dire sbarazzino". "Molto divertente!" faccio io. Ma
non era divertente che un gatto si chiamasse sbarazzino. Era
divertente la combinazione che una certa Nicoletta Strambelli,
in Italia, avesse scelto Pravo, come nome d'arte, senza sapere che
in India vuol dire sbarazzina. S'era messa, per caso, il nome più
adatto al suo "temperament". Così bastò un gatto indiano a darmi
l'idea di intervistare Patty Pravo. Ma siccome un giornalista
di "pure-bred", ossia di razza, tiene sempre conto del fattore
attualità, ho aspettato che Patty fosse "hot", calda, come dicono i
cronisti di Manhattan. A scaldarla, ci pensò una svampita di Lucca,
scagliandole in faccia un portacenere di cristallo pesante circa un
chilo. Una bella briscola, povera PP! Quando l'ho abbordata, in una
"boutique" dove cercava, tutta nervi, un "foulard" un po' bizzarro,
aveva ancora un occhio color tramonto a Honolulu.
PP - (buttando all'aria
una cinquantina di foulards) - Sei in gamba, Frank, e mi sei anche
quasi simpatico. Ma oggi non mi va di parlare. Ho un giramento!
FM
- E mi verrà anche a
me, se non ti lasci sbottonare, my baby! Tanto per cominciare ti
trovo proprio OK! Leggendo certi resoconti sull'incidente che ti è
capitato a Lucca, pensavo che quella tizia ti avesse cambiato i
connotati. Invece... A parte l'occhio nero...
PP - (lacerando
d'un colpo solo due foulards) - Già! E i quattro incisivi che ci
ho rimesso, dove me li metti?
FM - Be', se
fosse possibile, il posto più adatto sarebbe rimetterli in bocca!
Comunque, anche se erano incisivi, a te interessano molto di più le
incisioni. A proposito, come vanno i dischi?
PP - (schiaffeggiando,
distrattamente, il commesso) - Fanno i discoli, maledetti loro! Però
bisogna riconoscere che non sono venali. Infatti, non si vendono!
FM - Tipi tutti d'un
pezzo! Tornando un momento al tuo occhio nero, mi fa venire in mente
la tua amica Linda Wolf. Anzi, più che un'amica, una specie di
"Patty-sitter". Una nutrice come quella che aiutava Giulietta a
filare di nascosto con Romeo. E' proprio la tua ombra, quella Linda!
PP - (masticando un
foulard come se fosse cicca americana) - Va be'... ma non capisco
cosa c'entra Linda col mio occhio nero!
FM - Associazione di
idee! Occhio... Nero Wolf... Linda Wolf... Capisci?
PP - (dopo un moccolo
che costringe un netturbino a inginocchiarsi in mezzo alla strada e
a recitare due poste di rosario) - Certo, che capisco! Tu, per
esempio, pensi Patty e ti viene in mente patti chiari amicizia
lunga. Lunga ti richiama Lungara. In via della Lungara c'è Regina
Coeli. Regina Coeli è una prigione. In prigione ci sono i secondini.
Dai secondini, passi ai terzini. I terzini giocano al calcio. Il
calcio si gioca coi piedi. Quindi, secondo te, io canto coi piedi!
Carogna! Puzzone!
FM - Un momento, prima
di mordermi! Hai detto puzzone! Puzzone puzza. Puzza pazzo. Pazzo
matto. Matto mattone. Mattone muratore. Muratore costruire.
Costruire casa. Casa casona. Casona palazzo. Palazzo reale. Reale
re. Re regina. Patty! Sei la regina della canzone!
PP - (ingoiando,
rabbonita, il foulard) - Be', mi contento! Piuttosto, matto come
sei, perché stai a Roma? Dovresti stare a Lucca!
FM - Ci ho abitato un
po' di tempo, da ragazzo. Che mura stupende! E che magnifiche porte!
Porta Elisa, Porta Giannotti, Porta a Vapore, Porta...
PP - (calpestando
furiosamente le fotografie di Mina, di Milva e della Zanicchi) -
Basta! Altrimenti, porta per porta, mi ricordi il portacenere che mi
sono beccata in faccia!
FM
-
Sorry! Ma stavamo
parlando di Linda Wolf...
PP - (cantando con
accompagnamento d'arpa, organo elettronico e viola d'amore) - Linda
è una creatura meravigliosa! Comprensiva e generosa! Conversatrice
spiritosa, fotografa estrosa, astrologa portentosa! Mi porta...
FM ...cenere!
PP - (rischiaffeggiando
il commesso) - Stai proprio rincoglionendo, Frank! Condoglianze!
Anzi, coglionanze. Volevo dire che Linda mi porta fortuna. Basta che
me la senta vicina, e tutto va bene!
FM - Mi fa piacere!
Però, se non sbaglio, a Lecco, pardon!, volevo dire a Lucca, c'era
anche lei... La tua astrologa!
PP - (dando fuoco ai
foulards pensosamente) - Già! E forse è per questo che ho visto le
stelle!
FM - Cambiando
"argument", ieri ho incontrato l'avvocato Crocetta...
PP - (giocherellando
con una cartuccia di dinamite) - Crocetta... Crocetta... Ah! Si!
Crocetta il padrone del Piper! Me lo ricordo!
FM - Mi stupirei del
contrario! In un certo senso... da un certo punto di vista...
insomma...
PP - (soppesando la
cartuccia di dinamite vogliosamente) - Insomma che? Dai! Concludi!
FM - Be', sotto un
certo aspetto, è stato Crocetta che ti ha inventato!
PP - (azzannandomi,
finalmente, l'arteria giugulare) - Cane di uno scribacchino! Per tua
norma e regola, a me non mi ha inventata nessuno! Io mi sono fatta
da me!
FM - Non ne dubito!
Tuttavia...
PP - (dopo un moccolo
che fa arrossire una comitiva di carrettieri di passaggio) - Niente
tuttavia!
FM - Calmati! Fai la...
prava! Intendevo soltanto dire che il nome, almeno quello, te lo ha
trovato lui! E ha funzionato! Si o no?
PP - (frantumando a
martellate tutti i dischi della Vanoni) - Sì... e no! Ha funzionato
perché dietro al nome c'ero io. Con la mia innegabile, morbosissima
ambiguità!
FM - Sessuale?
PP - (dandomi un calcio
di punta nelle "balls") - E come vuoi che sia l'ambiguità,
capocchione? Bisestile? Dicevo che se non fosse stato per il mio
bifrontismo, inquietante e modernissimo, un nome come Patty Pravo,
messo a una donna, avrebbe fatto sghignazzare la gente perfino nelle
anticamere dei dentisti. Quindi, diciamo che Crocetta non ha
inventato un nome per me! Il nome lo aveva già in testa e, un certo
giorno, ha avuto la fortuna d' incontrare me, ch'ero la sola adatta
a portarlo. Chiaro? Anche se sei un po' mona, come dicono al mio
paese, dovresti capire!
FM
- Infatti, ho
capito! E per quanto riguarda la tua "sexual-ambiguity", c'era
perfino chi giurava che avevi cambiato sesso. E cioè, che prima di
venire qui a Roma eri una femmina...
PP - (dandomi un colpo
di taglio sul parietale destro) - Come, una femmina! Un maschio,
vorrai dire!
FM
- Sì, sì! Sorry! Mi
sono confuso! Cosa vuoi? Quando c'è di mezzo l'ambiguità, è facile
perdere il filo! Tornando all'avvocato Crocetta, come lo hai
conosciuto?
PP - (ballando il
"surf" su una grande fotografia della Cinquetti) - Fu al Piper,
una sera, nel '66. Stavo scatenandomi nella danza, quando Crocetta
si avvicinò, a passi di lupo, e mi disse: "Brava! Col ballo ci sai
fare! Che bello, se sapessi anche cantare!". "Ma io so cantare!" gli
faccio. Lui mi guarda come se fossi un incrocio fra Cleopatra e Mata Hari, mormorando: "Allora... Patty Pravo non è un sogno! Esiste! Sei
tu!". E' andata così.
FM - Romantico, non c'è
che dire! "Ma io so cantare!" gli hai risposto... Già! Perché allora
sapevi cantare!
PP - (estraendo dalla
borsetta, con mossa fulminea, una 7,45 automatica, dalla canna
niellata e dal calcio elegantemente incrostato di madreperla) - Ho
capito bene? Hai detto che allora SAPEVO cantare? Così, hai detto?
Proprio così?
FM - Ma... io... Metti
via quella berta!... Rifletti!
Niente da fare!
Comincia l'inseguimento attorno all'isolato. Io davanti, inerme, lei
alle mie calcagna, con la pistola in pugno. Che ci volete fare? Non
è cattiva, Patty! E' soltanto una sbarazzina!
Copertina e interno album SI... INCOERENZA
STAMPA
SERA
ESPLOSIVA PATTY PRAVO
AGOSTO
"Io sono io, a modo mio. Ho fatto quel che ho voluto, sola con me,
andando avanti... Ho avuto, non ho avuto tutto perfetto, tutto
sbagliato...". E' Patty Pravo nella canzone che introduce il suo
ultimo disco "Si... incoerenza". Si direbbe, che sull'onda del
motivo noto come "My Way", abbia voluto tracciare un profilo, anche
impietoso, di se stessa. Patty Pravo, sembrava relegata in una
dimensione estranea, come un quadro surrealista ben dipinto ma
incomprensibile ai più. Sembrava che la sua vita privata,
gelosamente custodita eppure cosi pubblica, dovesse avere il
sopravvento sulla sua vita di cantante. Odiosa alla maggior parte
delle donne, inquietante per molti uomini, in questi ultimi anni
Patty Pravo non ha potuto contare sulla comprensione di nessuno.
Neppure una grave operazione subita, ha indotto il pubblico a
pensare a lei come ad un essere umano. E' stata semplicemente
accantonata. Hanno fatto più notizia i suoi flirt, il suo
matrimonio, il fallimento del medesimo, che non gli sforzi per
trovare un percorso musicale che si adattasse alla sua voce
senz'altro unica e fuori da ogni classificazione. Scorbutica,
maleducata, nevrotica, ma anche inasprita, Patty Pravo ha insistito.
E questa volta con "Sì... incoerenza" l'ha spuntata. Cioè fa notizia
grazie alla sua voce. E' più dolce, più bella, ha finalmente
raggiunto una giusta calibrazione del suo cosiddetto "vocione", che
la vuole più dicitrice misurata che non urlatrice scatenata.
Racconta storie altrui, ma cogliendo l'autentico spunto degli autori
che la servono. Cancellata l'impressione di appartenere ad una
dimensione estranea, trasforma "Valsinha" di Vinicius De Moraes e
Chico Buarque, in un monologo, in un atto unico di teatro cantato.
Cosi il dolore di anni d'indifferenza, viene d'incanto cancellato
dal fatto che lui torna a casa più presto, e la guarda come faceva
una volta, e lei si mette la camicetta che le aveva regalato tanto
tempo fa, e vanno a ballare, e poi si rubano dei baci, e poi fanno
l'amore "e in pace l'alba poi spuntò". Al fianco della nuova Patty
Pravo c'è anche uno dei più grandi poeti della canzone francese, Leo
Ferré. Il disco si apre e si chiude con una sua celebre aria
eseguita dalia sola orchestra, "La solitude". Alla cantante è
affidato il pezzo più difficile, "Avec le temps", "Col tempo". E
Patty Pravo porta avanti un altro monologo che, con il trascorrere
dei versi, non è più solo patrimonio del suo poeta-autore.
L'amarezza, il rimpianto, la sottile malinconia, sonò davvero
amarezza, rimpianto, malinconia: non una tecnica e sterile
interpretazione. Si chiude in questo modo, a Patty Pravo la strada
dell'applauso a comando elettronico di Canzonissima, ma si apre
quella dell'applauso caldo e diretto del pubblico vero.
BOLERO TELETUTTO
NON E' STATO FACILE RITORNARE TRA LA GENTE
GENNAIO
Roma - Nicoletta Strambelli è
tornata a sorridere. E non solo perché, grazie al professor Colangeli le è stato applicato un ponte dentario provvisorio, ma
anche perché l'incidente di quel fatidico 12 dicembre è stato quasi
dimenticato. Vado a trovare Patty Pravo nella sua casa romana. Qui
si trova dal momento dell'incidente, lasciando così chiuso
l'appartamento di Milano, la bella mansarda di via Mozart, ove però
ha intenzione di tornare presto. E' Linda Wolf, l'onnipresente
amica-consigliera della cantante, che mi riceve verso mezzogiorno.
Lei, che abita alla porta accanto, continua instancabile a fare la
spola da un' abitazione all'altra. Mi siedo su uno dei due grandi
divani blu coperti da pelli di guanaco e aspetto. Nicoletta si è
appena svegliata. Poi, finalmente, eccola: il viso disteso, un bel
sorriso aperto e in mano una tazza di caffè e latte. E' inutile che ti chieda come
stai , perché il tuo aspetto parla da solo... Mi sono rimessa bene, è vero. Ma
quante ne ho dovute passare e quante dovrò ancora passarne prima di
avere la bocca completamente a posto! Dal giorno dell'incidente di Lucca è ormai
passato più di un mese; cosa ti è rimasto di quella dolorosa
esperienza? A
parte queste quattro "zanne" provvisorie e una capsula, niente.
Neanche del rancore per quella poveretta. Non potrei mai volere del
male a una persona che non è sana di mente. Piuttosto, mi domando se
non sarebbe bene fare un pensierino sulla facilità con cui certi
ospiti delle case per malattie nervose vengono dichiarati guariti e
dimessi senza andare troppo per il sottile. Ma dentro di te, lo choc di
quella sera non ha lasciato nessuna traccia? Avrebbe potuto lasciarne una molto
grave: la paura di tornare a cantare in una sala da ballo. Ma per
evitare questo pericolo, qualche giorno dopo l'incidente, ancora con
uno spacco sulle labbra e contro il parere del medico, ho deciso di
fare subito una serata a Modena. Appena la mia auto ha imboccato
l'autostrada del Sole ho cominciato a tremare e a sudare freddo.
Improvvisamente ho risentito sul volto l'urto violento del
posacenere e ho rivissuto tutto l'incidente. Ho dovuto superare dei
momenti terribili, poi ho cercato di reagire. Ho cercato di
convincermi che non dovevo avere paura; me lo sono ripetuto
un'infinità di volte. Poi, grazie a Dio, mi è passato e sono tornata
calma. Ma
quando sei entrata nella sala piena di gente e ti sei diretta verso
il palco, cosa hai provato? Ti sembrerà strano, ma non ho provato più
niente. Ero tornata la Patty Pravo di una volta: disinvolta e sicura
di me. Persino sorridente, anche se la ferita sulle labbra mi faceva
un male tremendo. La sfortunata parentesi sembra ormai definitivamente
chiusa. Patty, come dice lei stessa, è tornata quella di prima. A
proposito di prima, l'ultima volta che avevamo incontrato Patty
Pravo, avevamo cercato di sapere qualcosa di più sulle voci del suo
nuovo amore per il bassista dei New Trolls, Giorgio D'Adamo, ma la
cantante non si era sbilanciata troppo. Anzi, aveva promesso di
rispondere in seguito, quando, cioè, avrebbe potuto parlarne più
liberamente. Un po' di tempo è passato e io, quindi, torno alla
carica. Non sono
innamorata... Ma via! Ricominci ancora con la solita
storia? No,
non sto cercando di eludere le tue domande; è proprio vero quello
che ti dico: tra me e Giorgio è tutto finito. Per essere un grande amore, mi
sembra che sia durato un po' poco, non trovi? E chi ha mai parlato di grande
amore? Sono stati i giornali, non io. Giorgio è un caro ragazzo, ma
tra noi non c'è più niente. Lui è sposato, ha un figlio meraviglioso
e una moglie che gli vuole molto, molto bene... Però vivono separati da tempo.
Non mi dirai che ti sei tirata indietro per non rovinare una
famiglia! Io
non sono una santa; può darsi che non lo amassi abbastanza, ma devi
credermi se ti dico che l'ho lasciato anche pensando al suo bambino.
Adesso Giorgio è in rotta con la moglie, è vero, ma non è detto che
un giorno, per amore di quella creatura, possano tornare insieme. Da
come stanno ora le cose tra noi, non è escluso che possa succedere.
Io e lui non ci vediamo più. Ma lui come l'ha presa? Hai mai visto un uomo che,
lasciato da una donna, la prende bene? Forse Giorgio si era
affezionato molto a me, ma sono certa che gli
passerà. Senti,
ho letto su un giornale che tu, per il 1972, hai promesso di essere
più buona. Cosa intendevi? Niente, perché non ho mai rilasciato
un'intervista con una frase del genere. E poi non vedo perché avrei
dovuto promettere una cosa simile. Da come mi comporto giorno per
giorno mi sembra di essere già abbastanza buona. Non ti
pare? Senti, tu
eri una delle primedonne di Canzonissima, ma sei stata
imprevedibilmente esclusa. Cosa puoi dirmi del risultato
finale? Una
volta fuori dalla mischia, non ho più seguito la trasmissione e
quindi non posso dirti granché. Quando però ho saputo che aveva
vinto Nicola Di Bari sai cosa ho fatto? Gli ho spedito subito un
telegramma di felicitazioni e mi sono presa una solenne sbronza alla
sua salute! Sono stata molto contenta per lui perché lo conosco da
anni e so quanto si meriti in po' di fortuna. Nicola è un gran bravo
ragazzo. Il
Festival di Sanremo è vicino, ormai; anche se la situazione è ancora
abbastanza caotica, hai intenzione di
parteciparvi? No. Non andrò al Festival, né a qualsiasi
controfestival. Perché no? E perché dovrei andarci? Ho deciso di starmene un po' lontana
dall'Italia. Me ne vado all' estero. Mi aspettano tournée in
Francia, Spagna, Germania e Sud America. E poi, dal 24 marzo al 9
aprile, parteciperò alla Crociera del Cinema, che festeggia il suo
75° anniversario. Sarà una crociera a bordo del transatlantico
Mermoz e tra gli ospiti ci saranno dei nomi veramente grossi come
Jerry Lewis, Petula Clark, Juliette Gréco e Gilbert
Becaud. Tra una
chiacchierata e l'altra, l'una è passata da un pezzo, ma per Patty
Pravo, che fa la prima colazione a mezzogiorno, parlare di pranzo a
quest'ora è quasi un'eresia.
Alzandomi per salutarla, le dico: Oggi cosa fai di bello? Ieri come oggi, e oggi come domani, me ne andrò
dal dentista! Cosa vuoi che faccia? Devo pure continuare a
sorridere!
Foto Chiara Samugheo
QUI GIOVANI
E' FINITO L'AMORE TRA PATTY E GIORGIO
GENNAIO Milano -
Il romanzo d'amore fra Patty Pravo e Giorgio D'Adamo è
finito. Troncato quasi sul nascere, dopo appena qualche settimana.
E' stato un addio senza drammi, senza scenate, senza lacrime: Patty
Pravo - perché è stata proprio lei a voler mettere la parola fine a
questa sua "love story" - ha preferito un addio freddo, mediato.
"Ammetto di essere ancora pazzamente innamorata di Giorgio", si è
lasciata sfuggire Patty, "ma odio le complicazioni. E il nostro
amore stava diventando sempre più difficile, sempre più intricato...
E poi, anche nei momenti più felici che ho trascorso con Giorgio,
non riuscivo a dimenticare che ha un bambino...". Patty Pravo ha
bisogno di serenità, di calma, di atmosfera tranquilla anche in
amore. Se innamorata, insomma, non vuole problemi. E invece quanti
ne ha avuti da che è incominciata la sua storia d'amore con il
bassista dei New Trolls? Innanzitutto le complicazioni di
carattere burocratico: le udienze a cui Giorgio D'Adamo era chiamato
per la separazione dalla moglie, Sandra Mornese, certo non hanno
contribuito a rendere fra loro due l'atmosfera serena. Poi
complicazioni di natura psicologica: molti hanno accusato Patty
Pravo di essere una "rovinafamiglie" solo per soddisfare un suo
capriccio; infine (o forse Patty Pravo ha preso lo "spunto" proprio
da questo?) il fatto che Giorgio D'Adamo partirà per il servizio
militare. Se non riuscirà (ma sembra quasi impossibile) a ottenere
un ennesimo rinvio (è iscritto all'Università), D'Adamo sarà
assegnato a un reparto di artiglieria. La reazione di Patty a quelle
che lei chiama "complicazioni" è stata dunque quella di troncare
bruscamente la sua relazione con Giorgio D'Adamo. Una decisione
saggia, che ha messo a tacere una volta per tutte le malelingue. "Se
l'avessi detto io che quando ho cominciato a frequentare Giorgio il
suo matrimonio era già finito da qualche mese, nessuno mi avrebbe
creduta. Ora per fortuna l'ha detto anche sua moglie e a lei hanno
dato ascolto!".
SETTIMANA TV
L'HO LASCIATO PER IL BENE DI
SUO FIGLIO
GENNAIO Milano - Un fastidioso
mal di gola ha costretto Patty Pravo a interrompere la sua tournée in
Italia e, rientrata precipitosamente a Roma, dalla Sicilia, dove si
trovava, cerca ora di ristabilirsi alla svelta, per
far fronte ai numerosi impegni che la attendono, particolarmente
all'estero. Si assenterà per un periodo piuttosto lungo (tre mesi), farà i bagagli per il
Sudamerica e la rivedremo solo in maggio. A questo punto è ovvio chiedersi
come stiano le cose tra lei e Giorgio D'Adamo, suo accompagnatore
affettuoso fino a poco tempo fa. Pare, che il "grande amore" sia sfumato e
sia rimasta, al posto di questo, una buona amicizia. Giorgio, che fa parte
del complesso dei New Trolls, andrà infatti presto sotto le armi; Patty
girerà il mondo. E' difficile prevedere quali saranno i loro sentimenti
dopo una così lunga separazione. E' stata la cantante a voler "chiudere"
la sua storia con Giorgio in questo modo; il ricordo del bambino di lui
non le permetteva di sentirsi come avrebbe voluto: leggera, felice e
spensierata come tutte le ragazze innamorate. "Troppe complicazioni; è
meglio dare un taglio netto in questi casi. Certo, è doloroso, ma almeno
accade tutto in una volta. Non mi piace sentirmi responsabile, sia pure
indirettamente, della sofferenza di un bambino e Giorgio ha un figlio che
ha bisogno di tutto l'affetto del padre". Sono parole di Patty Pravo.
Molto gelosa della sua vita privata, parla invece della sua carriera;
vuole orientarla come meglio crede ed è questa la ragione per cui lascerà
l'Italia. "All'estero un artista è apprezzato per ciò che sa fare, cioè
sul piano puramente artistico e professionale; da noi, invece, si è
piuttosto provinciali. Ci si lascia incantare più dal personaggio che
dalle sue qualità. Conta molto ciò che fai, gli amori, le amicizie, come
ti vesti, ti trucchi. In Francia, che non è poi così lontana, tutto questo
non ha significato, si bada di più alla sostanza e non alla forma. C'è di
più, in scena devi saperti muovere, presentare, fare spettacolo, in una
parola, altrimenti fai la figura del principiante. Trovo tutto questo
molto giusto: è la mia stessa maniera di concepire un artista e ritengo
che all'estero troverò una dimensione diversa di esprimermi, una
completezza umana, artistica. Penso che le due cose non siano scindibili,
perlomeno per quanto mi riguarda, ogni esperienza che faccio influisce
anche nella mia professione". E' tanto vero, che a proposito della brutta
esperienza di Lucca (dove Patty venne ferita al volto da una squilibrata)
Linda Wolf, la sua più cara amica e consigliera, ebbe a dire: "Temo che
Patty non riesca a superare lo choc di questo incidente e che non voglia
più cantare in pubblico. Farò di tutto per farle dimenticare questa brutta
esperienza. Certo non sarà facile, ma ci proverò". Insospettabilmente
presto invece, non solo la cantante si è ripresa fisicamente, ma anche
spiritualmente, tanto da ritrovare intatta la propria grinta di fronte al
pubblico, nonostante la paura. "Certo - confessa - pensare che tra il
pubblico ci possa essere qualcuno che in un momento di raptus, come è
successo, mi tiri dei portacenere in faccia, non è allegro. Linda mi ha
molto aiutata a superare questa paura che mi si era insinuata dentro;
ritengo inoltre che ciò che è successo una volta non è detto si ripeta di
nuovo. Ci mancherebbe! Ecco, mi faccio coraggio così; quel che è stato è
stato. Il pubblico mi vuole bene e me lo ha dimostrato anche in questa
circostanza. Sentirmi circondata da affetto e comprensione è stato come un
vero toccasana dopo lo sconforto in cui ero caduta". E' stato insinuato,
che tra le persone vicine a Patty Pravo dopo l'incidente mancasse proprio
la persona a cui teneva di più, cioè Giorgio D'Adamo, ma la cantante
sostiene che non è vero niente e che Giorgio le è stato vicino come ha
potuto, compatibilmente con i propri impegni. Di sicuro c'è che da allora
i loro rapporti si sono raffreddati fino alla recente rottura, se di
rottura si può parlare. Dopo l'esperienza di Canzonissima, cui aveva preso
parte controvoglia, Patty ha dichiarato che non parteciperà più a gare
canore, Sanremo compreso. "Io, di queste cose non ne voglio più sapere. A
me interessa il calore del pubblico, gli applausi, il successo dello
spettacolo; al limite, la vendita dei dischi, non le votazioni delle
giurie. Nel contratto con la mia casa discografica è chiaramente
specificato che non sono tenuta a impegnarmi in gare di nessun genere. Ho
partecipato a Canzonissima perché volevo far conoscere a un pubblico più
vasto la canzone presentata a Venezia, "Non ti bastavo più", ma non
venitemi a parlare di Sanremo! Voglio cantare ciò che sento, ciò che piace
a me, non compiacere i giudici. Ritengo anche che il mio miglior giudice
sia il pubblico; è il pubblico che compra i miei dischi, che paga per
assistere alle mie serate. Io amo molto il pubblico e credo di esserne
contraccambiata, specie in questo ultimo anno. Sarà che sono diventata più
buona, meno aggressiva, sarà che mi sto scoprendo diversa, vera, senza
l'etichetta di diva; non so, ma sento che sono più capita di una volta".
Tutta la carica affettiva di Patty sembra concentrata sul lavoro,
riversata sul pubblico. Che sia per riempire un certo "vuoto"
sentimentale? E' poco probabile. Per molti, il lavoro, è una cosa molto
importante, specie se creativo e ne vengono assorbiti quasi totalmente,
tanto da sminuire addirittura l'importanza che ha l'amore nella vita. Nel
caso di Patty Pravo, forse questo non è molto esatto, poiché altri fattori
hanno concorso a renderla sentimentalmente "refrattaria". Nella sua vita,
infatti non ci sono state grandi storie d'amore, piuttosto dei flirts,
molti dei quali brevi. Solo quella con Giorgio, sembrava più seria e
importante delle altre, ma una delicata situazione famigliare ha purtroppo
pregiudicato il lieto fine. Ed eccola quindi rituffarsi nel lavoro,
dedicarsi a progetti che riguardano soltanto l'attività artistica. "Ero
contenta che Nicoletta stesse con Giorgio - dice Linda Wolf - la vedevo
sorridente, felice. Questo, da un punto di vista egoistico, perché le
voglio bene. Se penso invece al bambino, sono del parere che entrambi
abbiano agito con buon senso: amicizia, ma niente di più impegnativo.
Giorgio mi era simpatico e, inoltre, avevamo in comune la passione per la
musica. Lui suona il basso. Adesso però, anche se demoralizzata, Patty si
sta riprendendo, spero molto che queste tournée all'estero le siano utili
per dimenticare". Allora la cantante è vulnerabile? Certo. Lei stessa
afferma: "Non sono una diva, cinica, tantomeno spregiudicata, ma una
ragazza come tante altre, persino timida". E possiamo tranquillamente
aggiungere, innamorata.
OGGI
UN CALCIO ALLA MAGA PER SPOSARE FRANCO
FEBBRAIO
Roma - Seguendo
le orme di Mina, Patty Pravo si è sposata all'improvviso,
senza dire niente ad alcuno, scegliendo per marito un giovane di cui
si è innamorata perdutamente in poche settimane. Ecco appunto le
analogie fra la tigre e Patty. Il marito della cantante di chiama
Franco Baldieri, è di Roma, ha trentadue anni, e dice di essere
arredatore. Comunque è proprietario di una boutique in via della
Mercede che ha come insegna il suo nome all'inglese "Franco's",
disegna abiti da da donna e si dice un fanatico ammiratore della
cantante. Si sono conosciuti tre settimane fa, quando Patty andò nel
suo negozio per un servizio fotografico destinato a Oggi.
Soltanto il giorno prima delle nozze (celebrate in Campidoglio
mercoledì 2 febbraio davanti a Paolo Cavallina, assessore
dimissionario all'anagrafe, giornalista e volto familiare ai
telespettatori) Nicoletta Strambelli (vero nome di Patty Pravo)
aveva fatto strani discorsi a un fotografo e a un parrucchiere con i
quali stava realizzando un servizio fotografico. Quando i discorsi
caddero in maniera vaga sul matrimonio, lei disse senza esitazione
alcune frasi lapidarie: "...Io non mi sposerò ma... se mi sposassi
vorrei un appartamento su due piani e con doppia uscita... Mi
sposerei giusto per avere un amico vicino... Perché sposarmi se non
posso avere figli? (Patty subì un intervento chirurgico l'estate
scorsa: quando dovette rinunciare al telegiallo A come Andromeda).
Questo il tenore dei discorsi della cantante veneziana, che il
mattino dopo telefonava allo stesso parrucchiere, Marcello Casoni,
e, dimenticando i discorsi del giorno prima, gli diceva: "Senti,
vieni a razzo a casa a pettinarmi, a mezzogiorno mi sposo". "Ha un
po' il sapore dello scherzo" hanno detto alcuni amici di Nicoletta,
forse contrariati per non essere stati informati dall'interessata
delle sue intenzioni nuziali. Alla cerimonia tutti hanno subito
notato che testimone di Nicoletta era un astrologo, Giorgio
Trippodo e che tra il pubblico c'era un altro esperto di astri, Francesco Waldner. E Linda Wolf? L'amica, seconda
mamma e astrologa personale di Nicoletta, non c'era. Impossibile
parlare con Linda. Al telefono rispondeva con una voce flebile,
afflitta. "Sto male, vi prego" e subito interveniva un misterioso
cameriere-maggiordomo, assunto soltanto da pochi giorni, il quale
aggiungeva: "La dottoressa sta male, molto male. E' grave, ha avuto
un altro collasso cardiaco. Dovrà stare a riposo assoluto per una
quindicina di giorni. Da una settimana non vede nessuno. No, nemmeno
la signorina Strambelli. Se loro due hanno litigato? Non sta a me
dirlo". Le nozze-lampo di Nicoletta fanno effettivamente pensare a
un inaspettato "divorzio" tra lei e Linda Wolf. Sembra comunque che
in questi ultimi tempi ci siano state discussioni tra loro proprio a
proposito di Franco Baldieri. "Non è l'uomo adatto per te", avrebbe
detto l'astrologa. Qualcun altro sostiene che Nicoletta si sia
sposata per fare un dispetto a Linda. Sembra, tra l'altro, che le
nozze fossero in programma per il giorno seguente, giovedì, a
Tuscania. Ma sapendo che un fotografo era al corrente e intendeva
fare il "colpo" aveva anticipato la cerimonia di un giorno. Perché
Nicoletta ha deciso di fare un passo del genere con tanta premura?
Curioso come la sua risposta sia estremamente simile a quella che
diede Mina due anni fa quando sposò Virgilio Crocco: "La
voglia di sposarsi la senti all'improvviso, quando sai che è giunto
il momento, quando sei sicura di avere trovato l'uomo giusto. Mi
sono svegliata quella mattina e con qualche telefonata ho
organizzato le nozze". Con le sue arie di ragazza cinica,
spregiudicata, pronta a innamorarsi del primo che le piacesse
(l'ultimo flirt con Giorgio D'Adamo dei New Trolls è
durato pochi mesi), Nicoletta ha dimostrato, in realtà, di essere
una donna come tutte. Tenera e romantica, pronta a cedere davanti a
una proposta estremamente allettante: il matrimonio. "E' stato lui a
chiedermi la mano. Ovviamente", ha detto Nicoletta con orgoglio. E
alle nozze era emozionatissima, pallida. Per non abbandonarsi a un
pianto senza ritegno affondava le unghie nel braccio di lui,
languido e stralunato per l'emozione (e la febbre a 38). Patty
Pravo, la ragazza del Piper, la "bambola", è ora una signora della
canzone. Sembra incredibile. Ma a pensarci bene sembrò assurdo anche
per Caterina Caselli, "casco d'oro", che adesso è una serena madre
di famiglia.
GRAZIA
VIVA IL MARITO, ABBASSO LA MAGA
MARZO Roma - Anche stamattina Franco si è alzato presto. Il matrimonio non
ha cambiato le sue abitudini, soprattutto non ha cambiato i suoi
orari di lavoro. Alle nove è in negozio. Come tutti quelli che con
grande fatica e infinite privazioni, hanno raggiunto il benessere,
una certa posizione, Franco ha un enorme rispetto del lavoro. Ha
messo la sveglia alle otto, anche se a letto ci è andato alle
cinque: stanotte Nicoletta, alias Patty Pravo, è
tornata tardi da una serata in provincia e lui ha voluto aspettarla
per darle la buonanotte, per chiacchierare un po' con lei, come fa
sempre prima di addormentarsi. La sveglia ha suonato in sordina,
Franco molto accortamente l'aveva sepolta sotto un numero
incredibile di cuscini. Nicoletta non l'ha sentita. Svelto e
leggero, Franco è sgusciato dal letto, attento ad evitare qualsiasi
rumore, un ultimo sguardo affettuoso a quella giovane moglie ancora
tanto sconosciuta, della quale vuole portarsi via un'espressione,
una sensazione, un profumo, ed eccolo uscire in punta di piedi dalla
camera, con gli abiti sotto il braccio. In cucina, alla cameriera
che da molto tempo è al servizio in casa di Franco Baldieri,
lascia degli ordini ben precisi: "Mi raccomando di svegliare la
signora con un certo tatto. Non spalanchi la finestra di colpo, ma
lasci entrare solo un filo di luce. La signora è molto stanca e
affaticata. E le serva subito la colazione: caffelatte e una
brioche, vada a comperarla all'ultimo momento in modo che sia
croccante. Le faccia bere anche un bel bicchiere di latte". Vorrebbe
aggiungere: "Nasconda le sigarette, così non si mette subito a
fumare", ma non osa per paura che Nicoletta si
arrabbi.
Fra le
attenzioni, le premure di Franco per sua moglie, c'è anche quella di
preoccuparsi per la sua salute, vuole che riposi, che si senta bene,
che mangi possibilmente alle ore giuste. Per non farla fumare
troppo, divide con lei le sigarette, una boccata lui, una Nicoletta,
un giochetto che ha finito col divertire tutti e due e diventare una
delle tante stupide cose intime, che sono importanti nella vita di
una coppia innamorata.
"E' quasi riuscito a farmi smettere di fumare", ammette
sorridendo la neo signora Baldieri. "Non riesco a trovare un pacchetto di
sigarette anche se metto a soqquadro la casa. Se voglio tirare qualche
boccata, devo rubargliele di mano, accettare affettuosi ricatti (un bacio
per una sigaretta), fare delle promesse tipo: va bene, a tavola mangio
tutto quello che mi dici tu, anche la bistecca, anche la frutta". L'arrendevolezza di Nicoletta
naturalmente non è completa, neanche Franco lo vorrebbe. Si è
innamorato di lei così come l'ha trovata, timida e ribelle, a volte
sfacciata, a volte pudica in maniera commovente, a volte bugiarda a
volte sincera fino alla cattiveria, verso se stessa e verso gli
altri. E sempre ossessionata dalla paura della solitudine, una paura
che il successo, gli amici veri e falsi, i soldi, le maghe e tutto
il resto non sono riusciti a colmare. Forse Franco, che in molte cose assomiglia a
lei, che l'ha capita subito come se la conoscesse da sempre, che ha
capito la donna fragile che si nascondeva dietro la bambina
capricciosa e spregiudicata, sarà in grado di darle quella serenità,
quell'equilibrio che hanno tutte le persone amate, protette,
felici. Qualcuno
ha detto di questo matrimonio improvviso, che ha concluso un
fidanzamento di venti giorni: "E' l'incontro fra due solitudini. E'
il più grande e promettente tentativo di salvezza per entrambi".
Niente di più vero. Anche per Franco, che a soli quindici anni ha
lasciato la famiglia per cercarsi una strada, per farsi una
posizione, la solitudine è sempre stata in agguato. Racconta il
fratello Fabrizio: "Non fu facile per lui affrontare da solo
la responsabilità della vita, ha fatto il disegnatore, l'arredatore,
l'antiquario e persino il commerciante di pietre dure. Per alcuni
anni ha svolto contemporaneamente tutte queste attività, fino ad
aprire una boutique di abbigliamento. Il gusto non gli è mai mancato
e per atteggiamento ed educazione è sempre apparso di un'estrazione
sociale superiore a quella originaria. Oggi a 32 anni, Franco ha
raggiunto una posizione economica solidissima. Il merito è solo suo,
ha ottenuto tutto a prezzo di enormi sacrifici, di innumerevoli
privazioni, con lo spettro della fame e degli insuccessi davanti
agli occhi. C'è un parallelo tra la vita di mio fratello e quella di
Patty Pravo, si sono entrambi fatti da soli. E sono entrambi
fragilissimi".
Ma
si può risolvere il problema della solitudine in venti giorni, con
un matrimonio deciso così in fretta? Ci si può innamorare quasi
senza conoscersi, senza sapere niente l'uno dell'altra? Si può, a
loro è successo. perlomeno credono fermamente, sinceramente che
questa cosa meravigliosa sia accaduta. Nicoletta dice: "C'è gente che ha vissuto
insieme una vita senza essersi mai capita, senza essersi mai amata fino in
fondo. E c'è gente che si incontra, si riconosce come per un tacito,
scontato appuntamento e subito si ama. Quando è amore vero, quando insomma
tutto è diverso da prima, da sempre, quando non sei più tu, quando senti e
fai le cose che non hai mai fatto, allora non ti sbagli, sei sulla strada
giusta. Non è una novità che io abbia avuto molti uomini. Franco lo sa,
non gli ho taciuto niente, ma per nessuno di loro io ho provato quello che
provo per lui. Entravano nella mia vita e ne uscivano con la stessa
rapidità, non mi davano e non mi portavano via niente. Anche perché erano
degli uomini sbagliati, in questo ho sempre avuto una sfortuna maledetta.
Prima di conoscere Franco, ero il tipo che non avrebbe mai preso in mano
il telefono per chiamare un uomo, per dirgli "ho bisogno di parlare con
te, di vederti". Figuriamoci, li ho sempre trattati a pesci in faccia, più
di una volta ho buttato dalla finestra le valigie di quelli che non se ne
andavano in fretta da casa mia. Con Franco è stato subito tutto diverso.
Lo conoscevo solo da pochi giorni quando per ragioni di lavoro sono andata
a Mantova. Ero in macchina con il mio autista e un paio di ragazzi del mio
complesso, quando mi prese improvvisa una voglia di telefonargli, sentire
la sua voce, dirgli qualcosa". "Neanche a farlo apposta", aggiunge
Baldieri, "io a Roma non facevo che pensare a lei e non so cosa
avrei dato per poterla raggiungere almeno con una telefonata. Ma
Nicoletta non mi aveva detto dove andava. Rintracciai Linda Wolf che non era partita e le lasciai il mio numero di telefono:
Nicoletta non ce l'ha, le dissi, e può darsi che voglia
rintracciarmi. Lo speravo, sentivo che anche a lei sarebbe successa
la stessa cosa che stava succedendo a me: ero disperato. Ripeto, ci
conoscevamo da pochi giorni, eppure io mi sentivo solo come se
Nicoletta fosse stata sempre con me, da una vita, ed ora per la
prima volta si allontanasse". "Io cominciavo a non capire più
niente", continua a raccontare Nicoletta "o meglio, cominciavo a capire
che mi stavo innamorando veramente. Cos'era quella voglia pazza di vedere
Franco, di parlargli? Cos'era quella voglia di piangere, come se lontana
da lui potesse accadermi di tutto? Orgogliosa come sono, ho fatto una
fatica terribile a superare l'ostacolo del mio motto preferito "io non
telefono a nessuno, non c'è nessuno che valga una mia telefonata" e
infilare invece il gettone in un apparecchio pubblico di un Grill, nel bel
mezzo dell'autostrada. Chiamai la Wolf, la mia maga, per chiederle di
trovarmi il numero di Franco. Lui le aveva telefonato proprio cinque
minuti prima per darglielo, ma lei non me lo disse, anzi fece di tutto
perché non lo rintracciassi. Aveva capito perfettamente che stavo facendo
sul serio e si preoccupava... per se stessa naturalmente, immaginando che
l'amore di Franco mi avrebbe sottratta inevitabilmente alla sua
"protezione". Adesso che con la Wolf ho chiuso, ho capito il vuoto che mi
aveva creato intorno. Non avevo più amici, non vedevo più nessuno. Per
tenermi in pugno mi aveva allontanato da tutti, piano piano. Sono sempre
stata così sola, che persino la maga mi sembrava un'ancora di salvezza,
una protezione. Ma di lei non voglio più parlare, voglio dimenticarla".
"La Wolf ha contrastato fin dal principio il nostro amore", conferma
Franco, "ci sono state liti violentissime. Comunque non ne parliamo, mi
spiace solo che per tutto il periodo in cui si è occupata di Nicoletta,
non le abbia permesso una vacanza, un periodo di riposo. Quando l'ho
conosciuta, Nicoletta era distrutta dalla fatica. Non voglio dire che non
abbia fatto anche delle cose buone per lei. Quando, ad esempio, è stata in
ospedale, le è stata molto vicina, per questo preferisco non giudicare la
signora Wolf". Il ménage dei coniugi Baldieri è
fra i più borghesi, anche se lei è una diva della canzone. Mangiano spesso
in casa e ogni tanto, la sera, se ne vanno in cerca di qualche
ristorantino romantico, possibilmente non frequentato dalla solita gente
del mondo dello spettacolo. Se è bel tempo, ci vanno a piedi, camminando
abbracciati, parlando fitto fitto come tutti gli innamorati. Parlare è
stato fin dal primo momento la cosa che più li ha uniti. "Non avevo mai
parlato tanto con un uomo" confessa Nicoletta "e più gli parlavo, più mi
sentivo bene. La prima sera che siamo usciti insieme, abbiamo
chiacchierato fino alle quattro. Gli ho detto cose che non avrei mai
pensato di dire ad uno sconosciuto". "E' una regola importante che
rispettiamo ogni giorno, più che mai adesso che siamo marito e moglie",
precisa Franco. "Parlare per chiarire sempre tutto, per non lasciare
dietro delle ombre, per conoscersi. Con Nicoletta poi è necessario, ha un
carattere molto complesso, o forse è complesso solo perché è
semplicissimo. Comunque appare spesso quella che non è, quella che vuol
sembrare. E quella che vuol sembrare non è meglio di quella che in realtà
è. Ricordo che fu una delle prime cose che le dissi, quando, dopo aver
cenato con degli amici che ci avevano presentati, rimanemmo soli a
parlare. Nicoletta si arrabbiò perché le dissi che era borghese, pulita,
buona, e infantile. Sembrava che invece di farle dei complimenti, l'avessi
offesa. Perché in fondo ci tiene a questo personaggio che ha inventato e
guai a chi glielo tocca".
Il signor Baldieri, questo sconosciuto giovanotto che di colpo è diventato
un uomo-notizia per avere sposato Patty Pravo, ha una faccia terribilmente
perbene, un sorriso che è tenero per quell'ombra di malinconia che lo
accompagna sempre, un carattere facile, fatto di pazienza e di
comprensione. Due buoni motivi per andare d'accordo con la giovane e
scatenatissima moglie. Perché ogni tanto Nicoletta si scatena, quasi
avesse voglia di buttare all'aria tutte le cose che le stanno intorno. A
volte è capricciosa, contesta quello che un attimo prima sosteneva, gira
le frittelle per il gusto di vedere che effetto fa. "Sì, quando voglio
sono terribile", ammette divertendosi a raccontare di sé le cattiverie.
"Dovrei passare buona parte della mia esistenza con la padella in mano,
per essere sempre pronta a voltare la frittata. Sono bravissima: quando mi
accorgo di avere torto, cambio registro, butto tutto all'aria". "Ma io non
ci faccio caso", spiega Franco tranquillamente, "so quando Nicoletta dice
la verità e quando si mette a mentire. E' come una bambina, non sa
nascondere niente. Io ho un carattere facile, mi adatto a tutto e a tutti,
non me la prendo e se proprio mi fanno arrabbiare esco e vado a camminare
per la strada, così mi passa". Anche la bontà di Franco e la sua pazienza
ogni tanto non reggono alle bordate di Nicoletta. Sembra che in fondo le
piaccia litigare, la diverta. E quando litiga è una peste, strilla, dice
cose che non deve dire, diventa persino cattiva. Ma è come un temporale,
un attimo dopo si quieta e allora è il momento di coccolarla. Però guai a
dirle che è una coccolona, si offende. "Io?", esclama scandalizzata. "Non
sono coccolona per niente". Ed è una bugia,
perché va subito a rincantucciarsi fra le braccia di Franco. Sono
sposati da un mese e di liti ne hanno già avute. Turbolente. "Sono
piena di lividi", lo accusa lei mostrando i polsi che in realtà
hanno dei segni bluastri. "Sei manesco, terribile e cattivo",
aggiunge, naturalmente in tono scherzoso. "Sei tu che hai la pelle
delicatissima, amore", precisa Franco. "Basta stringerti il polso e
ti rimane subito il segno. Piuttosto racconta del candeliere che mi
hai rotto in testa!". "Ma era tanto piccolo, non può averti fatto
male!". "Ma era tanto antico e se non mi ha fatto male alla testa,
mi ha fatto male al cuore. Si è rotto in mille pezzi". Poi, come se
temesse che il resoconto delle loro battaglie possa far pensare ad un
disaccordo, si affretta a chiarire: "Se non avessimo mai litigato mi sarei
preoccupato seriamente. Un ménage è fatto di alti e bassi, bisogna essere
preparati a tutto. Con Nicoletta vado molto d'accordo, forse perché l'ho
capita a fondo. Le nostre liti, ma è più giusto chiamarli battibecchi,
sono solo di assestamento, la nostra barca naviga a gonfie vele". Per il momento, in attesa che sia pronta la
splendida casa che hanno trovato vicino al Pantheon, due
piani e una terrazza enorme, lei abita nella mansarda di lui,
arredata con mobili antichi, con quadri preziosi. "Quando torniamo
dal viaggio di nozze in Egitto, ci trasferiamo", dice Nicoletta
raggiante. "E' una casa fantastica, un piano per me e uno per lui.
Più una vista su Roma che ti toglie il fiato. Chiariamo che noi due
dormiamo insieme e viviamo insieme. Il fatto di avere due piani a
disposizione è solo un desiderio di spazio. Non vorrei che si
pensasse subito che nella nuova casa ognuno se ne starà per i fatti
suoi. Ci mancherebbe altro, allora che ci siamo sposati a fare? Il
fatto è che io mi annoio a dormire sempre nello stesso letto e nella
stessa camera, lì invece avremo modo di cambiare ogni sera. Franco,
ti dirò, stasera dormiamo al primo piano o al secondo? Nel lettone
matrimoniale o sul divano? Mi sembra divertente". Consapevole di
aver sposato Nicoletta Strambelli, ma anche Patty Pravo, Franco accetta di
lei la prima e la seconda versione. Non pretende, ad esempio, che diventi
una casalinga. "Nicoletta in cucina è un disastro. Infatti non ci mette
piede e a me in fondo va bene così. Non mi piacerebbe vederla tra i
fornelli, non è da lei, mi sembrerebbe di buttare un fiore di serra in
mezzo alle pentole". Figli non ne avranno mai, il pericoloso e
difficilissimo intervento al quale la cantante si è sottoposta qualche
mese fa in una clinica di Milano, le ha tolto per sempre la possibilità di
diventare madre. Ma non c'era altro da fare. Pensano di adottare un
bambino, ma è ancora presto per prendere una decisione del genere. "Non è
stato facile abituarmi all'idea che non sarei mai diventata madre. Ho
passato dei momenti terribili. Per due mesi ho bevuto come una spugna per
dimenticare, per intontirmi. Poi non ci ho pensato più. La vita è una
danza tragica dalla quale puoi essere ucciso, e dalla quale puoi
risorgere. Che grande, fantastica presa in giro che è la vita". I genitori di Franco non hanno ancora
conosciuto Nicoletta, quelli di Nicoletta non hanno conosciuto
Franco. "C'è tempo per le presentazioni", hanno proclamato in coro i
neo-sposi, "abbiamo davanti tutta la vita." - Quando la cantante ha
chiamato il padre a Venezia per annunciargli il suo matrimonio, il
signor Strambelli si è limitato a chiedere: "Che tipo è questo
Baldieri?". "Uno per bene papà", ha risposto Nicoletta. "Era ora", è
stato il commento. La mamma ha dichiarato a giornalisti e amici:
"Sono veramente felice, mia figlia meritava una gioia del genere". I
Baldieri sono stati i più stupiti, il matrimonio li ha colti di
sorpresa. Però hanno fatto buon viso: "Sappiamo che Franco è un
ragazzo saggio", hanno detto, "perciò immaginiamo che la signorina
Pravo sia veramente la donna per lui". C' è una poesia di un autore, quasi
sconosciuto, che Nicoletta ha sempre considerato il leit-motiv della
sua vita: "LA SOLITUDINE E' UN' AMICA INGOMBRANTE, SIEDE SFACCIATA
ALLA TUA TAVOLA, DORME CURIOSA NEL TUO LETTO E NON TI REGALA
SORRISI, MA UNA MALINCONIA CHE UCCIDE IL TUO SGUARDO". "Quante volte
ho pianto leggendola" confessa sinceramente la Nicoletta che ci è
più sconosciuta, "quante volte, chiusa in qualche camera d'albergo,
ho pensato che quella malinconia io me la sarei sempre portata
addosso. Tutta la vita. Invece un giorno ho incontrato Franco...".
NOVELLA 2000
SAPEVO CHE PATTY CI AVREBBE RIMESSO ANCHE LA
CAMICIA
AGOSTO Roma - Linda
Wolf non assomiglia alla strega dell'iconografia popolare, che è
vecchia, scarmigliata, il volto aguzzo e rinsecchito, gli occhi
attraversati da lampi luciferini. Lei invece è dolce, giovanile,
nonostante i suoi cinquant'anni, grazie anche al modo di vestire
moderno. Linda aveva fino a qualche mese fa presso Patty
Pravo il posto di confessore e anche di medico: la cantante le
confessava i mali fisici e quelli dell'anima. Poi c'è stato il
matrimonio improvviso con Franco Baldieri e l'astrologa-madre
si è ritirata a malincuore dietro le quinte. Tuttavia è rimasta una
spettatrice abbastanza attenta e sensibile delle vicende private
della cantante. Le chiediamo: Come vive Patty Pravo, oggi? La vita di
Patty, da quel che mi risulta, è un continuo migrare da un night
all'altro, specialmente ora che i locali notturni delle stazioni
climatiche sono presi d'assalto dalla clientela internazionale o dal
pubblico in vacanza. Ma tutto ciò le procura uno stress incredibile.
Eppoi si aggiungano le prove e controprove dei suoi motivi, le
incisioni per la sua casa discografica. Si aggiungano gli stati
febbrili per via di una salute non eccellente, le emicranie
ricorrenti e le pillole per star sveglia e le pillole per
addormentarsi. Dove andrà a finire con questo ritmo? C'è il rischio
che si rovini. Nicoletta si adatta a cambiamenti continui. Getta via
le cose per sostituirle con altre nuove dopo un uso relativamente
breve, getta e cambia con lo stesso ritmo idee e amicizie... al
termine di questa corsa vi è l'ansia, l'esaurimento, la nevrosi.
Questo comporta pericoli precisi anche per il suo
matrimonio. Come giudica Patty Pravo moglie? Vede, il matrimonio è
inteso da lei come un vincolo, una limitazione. Perciò fugge via più
spesso che può. Conserva forse l'idea che il rapporto matrimoniale,
come ogni relazione, è temporaneo, passibile di sostituzione. Per
temperamento è incostante, non vuole legami duraturi né
responsabilità, anzi aspira ad esserne liberata. Come giudica Franco Baldieri,
il marito di Patty? Non lo conosco abbastanza: l'ho incontrato
solo tre volte. Ma nell'unione con lui, lei è forse troppo
prepotente, il marito è troppo ubbidiente. Avrebbe potuto divenire
diversa, migliore, Patty, mediante il matrimonio? Sposandosi con
Franco Baldieri, e attraverso un perfetto accordo con lui, Patty
avrebbe potuto divenire allegra, spensierata, coraggiosa,
disinteressata, piena di speranze. Avrebbe potuto formare con lui
una coppia di meravigliosa concordia. Avrei perduto definitivamente
un'alleata, ma lo spettacolo della loro armonia mi avrebbe
largamente ricompensato. E di chi è la colpa della eventuale crisi di questo
matrimonio? Onestamente non posso stabilirlo. Ma Nicoletta è un
essere curioso che desidera l'impossibile. Non si può volere, ad
esempio, la trasformazione di un cane bassotto in levriero. Eppoi
come donna avrebbe dovuto portare nel matrimonio un'immensa carica
d'amore, assai più del suo partner. Lo ha fatto? Non
so.
Della
storia di Patty con Bill Conti che cosa ne sa? Nulla, proprio
nulla. Comunque, lei, Linda, una certa preveggenza e scetticismo
li aveva dimostrati riguardo l'esito delle nozze di Patty. Patty
era per me una bimba capricciosa che si sviluppava troppo
lentamente. Ma pensavo anche che il tentativo di un matrimonio
sarebbe stato per Nicoletta il più grande e promettente tentativo di
salvezza. Altrettanto grande poteva essere il fallimento.
L'impedimento essenziale, purtroppo indipendente da ogni singolo
caso, consisteva nel fatto che Patty era spiritualmente incapace di
sposarsi. Per mantenere e guidare una famiglia è necessario
possedere una forte carica affettiva, buona salute, sicurezza di sé,
equilibrio, conoscenza degli uomini, tenacia, presenza di spirito.
Di tutto questo Patty possiede ben poco. Né aveva voluto ascoltare
il mio parere. Al contrario, per lei era stato uno stimolo in più a
sposare Franco Baldieri, perché il "tentativo di evasione", come lei
lo definiva, sarebbe stato perfetto. Ora sembra, dalle testimonianze degli amici,
che Patty abbia riveduto il suo atteggiamento e voglia di nuovo
cercare protezione e conferme presso di lei, Linda. Nicoletta è
per me una voce del passato. Con lei ho fallito già una volta. Se si
presentasse di nuovo nella mia casa per chiedere appoggio morale e
comprensione, non potrei darle ascolto o, peggio, non le aprirei la
porta, per garantire la mia pace. Può darsi che lei giochi
sull'elemento sorpresa... Ma parto egualmente premunita.
Invecchiando ho qualcosa da dire a giovani più sensibili. Il mondo
dello spettacolo non mi attira. Nicoletta è troppo artista, con le
conseguenze che si possono temere. Spero che non resti troppo sola
con se stessa. Io sono felice, perfettamente felice: scrivo, ascolto
musica, mi ritiro nel silenzio a meditare. Forse Patty cerca nuovamente la
fiducia nella "veggente" Linda per risolvere i suoi casi difficili?
Secondo me, Astra inclinant sed non determinant, cioè gli astri
influiscono sul destino di ogni uomo, ma non lo determinano. La
legge cristiana d'amore invece è realmente alla base dei rapporti e
bisogni umani. Qual è il consiglio più importante che ha dato a
Nicoletta? E' la lezione che ho cercato inutilmente di
ripeterle: "La fede in Dio è l'unica certezza che possediamo in
questa oscurità", le dicevo. Altro che magia, astrologia, medianità,
o psicanalisi! Le parlavo innanzitutto di Dio. Ho cercato invano di
renderla sensibile al problema religioso. Ma è stato come parlare al
vento. Da qui sono sorte fra noi certe fratture incolmabili. Ed era
proprio la capacità di amore che le mancava quando mi abbandonò
all'improvviso. Io, ingenua, mi attendevo un discorso, non quello
che si rivolge alla propria madre, ma almeno quello che si riserva
al proprio cane: "Ciao, vado via, e per sempre". Che ho fatto per
meritarmi tanta ingratitudine? Ma basta così. Ognuno ha la sua
strada e io auguro a Patty tutto il bene possibile.
TV SORRISI E CANZONI
VADO IN AMERICA: IN ITALIA NON MI CAPISCONO
SETTEMBRE S. MARGHERITA LIGURE - "Scusi,
signora...". "Prego, signorina". Fredda, noncurante, distante, Patty
Pravo liquida con questa categorica precisazione un emozionato
portiere d'albergo. Ha un abito lungo da sera e i piedi nudi. Arriva
da seicento chilometri di distanza e ha appena il tempo di fare una
doccia, truccarsi e andare a cantare. Sarà così anche domani e dopo
e dopo ancora, sino alla fine di questa lunga estate che, a sentire
lei, sarà probabilmente l'ultima trascorsa in Italia. La "signorina" Nicoletta Strambelli, in arte Patty Pravo, è oggi
un'artista straordinaria e sensibile, forse un po' troppo su per il
pubblico della canzonetta di casa nostra. Così le sue serate sono
altrettanti shock per chi è venuto a vedere la "Bambola" e invece si
trova di fronte a una cantante che considera ogni serata un recital
di pezzi difficili. Patty Pravo ha perciò deciso di andarsene
dall'Italia anche perché dagli Stati Uniti le è arrivata una
proposta straordinaria, di quelle - sottolinea - che capitano una
volta nella vita. L'aspetta il giro grosso, la Tv degli americani, i
favolosi night di Las Vegas, una tournée in piena regola con
un'orchestra alla "yankee", salvo Bill Conti, il suo più
recente "amico del cuore". Il colpo gobbo, in sostanza, è l'ingaggio
per tutto il mondo (salvo l'Italia e i Paesi di lingua spagnola per
i quali ha un contratto con la Phonogram) da parte di una grossa
casa discografica, probabilmente la EMI, che accaparrandosi Patty
Pravo cercherebbe di realizzare ciò che aveva intenzione di fare con Mina quando la "comprò" a suon di milioni. Quello di Patty,
francamente, ha tutta l'aria di un addio definitivo anche perché
questo viaggio metterà un oceano (l'Atlantico) tra lei e il
marito Franco Baldieri, con il quale si vocifera non vada più
d'accordo. "Franco?" Patty non evita l'argomento "crisi", anzi lo
tocca per prima. "Mio marito è un uomo straordinario, molto
intelligente e tra noi c'è un rapporto difficile da spiegare e anche
più difficile da capire. Un incontro che s'è concluso con un
matrimonio ma che poteva anche continuare sul piano della più pura
amicizia". Con questa teoria decisamente anticonformista si può
anche giustificare (dal suo punto di vista) il fatto che lei sia qui
e suo marito in vacanza a Vulcano con l'amico comune Francesco Waldner e che progetti viaggi in America in compagnia di Bill
Conti, il suo trentenne collaboratore artistico che le sta molto a
cuore, non escludendo con questa parola le complicazioni
sentimentali. Su un punto, però, Patty Pravo si ostina: "Tra me e
mio marito non ci sono malintesi né ci saranno mai. E neanche
scandali. Tutto sarà risolto, se sarà il caso, tra due persone che
sono, prima di tutto, civili". Intanto " l'assiduità " con Bill
Conti fa impazzire i paparazzi. "Curioso", dice lei. "E pensare che
Bill ha le chiavi di casa nostra e viene quando vuole, anche quando
non ci siamo e lui vuole lavorare in pace. Franco è d'accordo, non
vede cosa ci sia da ficcanasare". "Si... incoerenza", il titolo
dell'ultimo, straordinario album discografico di Patty Pravo, sembra
definire pienamente anche la persona privata Nicoletta Strambelli,
una ragazza di 24 anni che sa essere deliziosa compagna e odiosa
nemica, che quando sa di non avere ragione, conclude: "Be', io la
penso così. Del resto me ne frego". "Prendo quel che mi piace nel
momento in cui mi piace", ripete spesso per giustificare un suo
capriccio. E si diverte a stupire, a far sgranare gli occhi ai
"borghesi" sulle spiagge, comparendo davanti a seno nudo e con uno slippino giusto quanto basta per non farsi metter dentro per
oltraggio al pudore. Con un marito a Vulcano, un caro amico che la
raggiunge per "motivi di lavoro" (Bill Conti), Patty ha incontrato
di nuovo, durante le sue peregrinazioni professionali, l'ultimo
grande amore prima del matrimonio, un Giorgio D'Adamo coi
capelli corti per il servizio militare. L'incontro è stato tra i più
amichevoli (il loro rapporto era stato interrotto inopinabilmente
dalle improvvise nozze di Patty) e ha consolidato la fama di "vamp
mangiauomini" che Patty Pravo gode come personaggio pubblico. Ma
anche questa fama poco importa a Nicoletta che ora pensa soltanto
all'America e alle fantastiche possibilità che le si offrono. Tra
settembre e ottobre, quando partirà per gli Stati Uniti, lascerà in
Italia un suo disco (di cui non ha ancora scelto le canzoni) e un
marito. Tornerà? Questo non lo sa neanche lei. |
LA STAMPA
L'ESTATE ROVENTE DI PATTY
AGOSTO
S.
Margherita Ligure.
Il periodo trascorso da Patty Pravo in Francia ha fatto
acquisire alla cantante una certa familiarità non solo con le
belle canzoni d'oltralpe ma anche con espressioni che perdono
in Italia il significato di un modo di dire corrente,
assumendo quello di una locuzione volgare. E' il caso della
parola lanciata nel gergo comune francese dal generale
Cambronne con la quale la signora Nicoletta Strambelli, in
arte Patty Pravo, avrebbe concluso l'esibizione tenuta la
notte fra martedì e mercoledì al Covo di Nord-Est, lungo la
strada che da Santa Margherita Ligure va verso Portofino. La
cantante, contrariata per un mormorio di disapprovazione
venuto da una parte del pubblico dopo aver annunciato la
famosa canzone di Jacques Brel "Ne me quitte pas", ha concluso
l'esecuzione salutando e ringraziando i suoi sostenitori
mentre ai "contestatori" ha riservato un poco gentile "merde".
Nella sala si trovava un migliaio di spettatori che per
entrare avevano pagato 5000 lire. La parola si è perduta fra
fischi ed applausi, ma non è sfuggita ai cronisti. Patty Pravo
avrebbe percepito un compenso di 1 milione e 200 mila lire per
un recital di tre quarti d'ora.
Viareggio.
Gran folla, ieri sera, al Night Club Oliviero per il recital
di Patty Pravo, mentre alla Bussola si esibiva Charles
Aznavour, uno dei beniamini della riviera toscana. Il pubblico
versiliese ha applaudito con entusiasmo la cantante reduce dal
Tigullio dove, al Covo di Nord-Est ha insultato una parte
degli spettatori che non hanno mostrato di apprezzare il suo
repertorio. Patty Pravo è arrivata all'ultimo momento, stanca
e sudata, senza nascondere una certa preoccupazione: era
questo il suo quarto spettacolo dopo la forzata defezione di
giovedì scorso. L'esibizione non è stata all'altezza delle sue
possibilità.
" E'
un'estate incredibile questa. Mi accade di tutto - ci ha detto
la cantante dopo lo show - e da una settimana sto male a causa
di un po' di carne in scatola che ho mangiato una notte. Sono
intossicata. Sentito che voce? Cantare in queste condizioni è
quasi impossibile. ma come fare? Se dico che sono ammalata
nessuno mi crede. Ho passato tre o quattro giorni d'inferno e
non mi sento ancora a posto. Però gli impegni sono impegni".
Come spiega l'episodio di Santa Margherita?
Il pubblico non è tutto uguale. C'è chi ascolta, chi
chiacchiera, chi applaude e anche chi dissente... C'è anche
chi è cafone! - si difende Patty Pravo - Come cantante
dovrebbero conoscermi. Il mio non è un repertorio di
canzoncine commerciali. La Patty de "La bambola" è ormai
tramontata. Presentando brani di un certo impegno è logico che
mi concentri. Ho fatto sempre così in ogni locale e tutti mi
hanno compreso. Al Covo di Nord-Est, evidentemente, c'era
qualcuno intenzionato a boicottare nel modo più volgare il mio
recital. Ho detto "qualcuno". non "il pubblico" che a Santa
Margherita. come in tutte le altre località, è sempre stato
simpatico e generoso, tant'è vero che in questi giorni, per
riposarmi, andrò proprio a Santa Margherita: spiaggia che
adoro".
La sua reazione però è stata un po' eccessiva e la "parola"
riservata ai disturbatori è stata raccolta anche da tutto il
pubblico presente.
"Con
questo mi scuso. Del resto la serata si è conclusa con pieno
successo. Segno evidente che proprio il pubblico aveva
compreso il mio stato d'animo. Io sono una cantante che cerca
di dare tutto: non mi risparmio. Ho sempre fatto così e sto
raccogliendo i frutti di un lavoro appassionato. Avrebbe
lavorato stasera nelle mie condizioni un'altra cantante?
Quindi spero che il pubblico mi abbia capita e che sappia
valutare l'episodio nella sua giusta dimensione".
Fuori dal camerino, intanto, i fans aspettano la cantante per
manifestare il loro entusiasmo. Intanto, in Versilia, ci si
prepara ad assistere anche allo "scontro" tra Patty Pravo e
Mina. Sono in programma infatti numerosi recitals delle due
cantanti da Oliviero e alla Bussola. |
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Ancora non mi rendo conto di essermi sposata * Marzo
PAGINA INSERITA IL 27 LUGLIO 2021
Ultimo aggiornamento 4.8.2021
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