..

 
 
 
Se fossi più simpatica... sarei meno antipatica
Selezione INTERVISTA / RARO! Ottobre 1994 :: Immagine: web
 
Fernando Fratarcangeli
 

Giuni, sei anni di silenzio discografico, due se vogliamo considerare la raccolta "Amala" che conteneva però due soli brani inediti... Quel disco l'ho soffocato come madre perché c'era un errore in un pezzo che amavo molto, comunque due anni fa perlomeno qualcosa è successo...
L'ultimo tuo album ufficiale risale invece al 1988, qual è il motivo di questa lunga assenza? Prima di tutto la difficoltà che incontra un certo tipo di artista, soprattutto se donna, in Italia. Non vorrei iniziare questa intervista con la polemica ma è la realtà.
E' solo questo il motivo? Forse non è solo questo, nel frattempo ho fatto delle cose diverse, i "pomeriggi musicali", ho imbastito una tournée di arie da camera. Se faccio questo non posso fare altre cose. In realtà non mi sono poi sbattuta più di tanto. Avevo bisogno di trovare un produttore che credeva in me, e questo è sempre stato molto difficile. Questa volta stranamente è accaduto, per caso un produttore ha sentito il mio materiale ed è venuto fuori questo disco.
Nel quale hai fatto un po' la parte del leone: interprete, autrice di quasi tutti i brani, hai curato anche parte degli arrangiamenti... Per la verità gli arrangiamenti li ho sempre seguiti un pochino, anche se questa volta me ne sono interessata molto di più, così come ho lavorato molto di più proprio nella composizione e nella decisione di alcune cose, per esempio i pianoforti, li ho voluti lasciare proprio nel modo in cui erano nati. Anche certe sonorità le ho volute in un certo modo.
Il brano trainante "Se fossi più simpatica sarei meno antipatica" è stato ripreso dal repertorio del "folle" Petrolini, un autore secondo me da riscoprire, qual è il motivo di questa scelta? Anch'io penso sia giusto riproporre questo autore, oggi ancora attualissimo. La scelta è avvenuta per caso, certe volte le cose avvengono proprio casualmente. E' stato un consiglio di Franco (Battiato n.d.a.), ascoltando la radio si è imbattuto in questo pezzo, proprio nel punto che mi compete, "se fossi più simpatico sarei meno antipatico". Eravamo a Milano proprio mentre stavo lavorando al disco, mi ha detto: "Senti Giuni, ho sentito una cosa simpatica, per me dovresti farla, è un pezzo di Petrolini". Lui parlava ma per me era buio totale nella mente, Petrolini lo conosco ma non immaginavo cosa avesse potuto sentire. E così, aiutati anche da una mia amica, Cinzia Donti, siamo riusciti a trovarlo e lo abbiamo fatto. A Franco gli ho chiesto però di farmi l'arrangiamento. Non ho mai pensato di fare un rap, per quanto possa piacermi il rap di un certo tipo, quindi essere alla prova con una cosa che non avevo mai pensato di fare mi ha stimolato. Fare le cose difficili, inusuali, che di solito non faccio, mi ha stimolato.....
Il testo è stato modificato, reso più attuale? Sì, ma solo con piccole modifiche. Ti confesso che questo pezzo l'ho fatto soprattutto per l'ironia, una cosa che mi è sembrata simpatica ma che finisce lì, poi io sono quella dal secondo pezzo in poi.....
Quanta Sicilia c'è nelle tue composizioni? Totale. Penso che si senta. Mi sono sempre sentita siciliana anche vivendo fuori dalla mia terra e in verità anche senza doverlo dimostrare.....
Che rappresenta oggi per te la realizzazione di questo album? Tante cose. Una, la riuscita di un progetto discografico che per me negli ultimi anni è stato sempre difficoltoso da realizzare. Dovrei avere vergogna e paura di dirlo, invece no, credo che mi porti onore. Ultimamente la musica leggera, e in particolar modo la musica al femminile, è trattata malissimo, è l'anticultura. E non parlo di me in questo momento, parlo della musica. Io penso che più in basso di così non si possa andare. Dopo aver toccato il fondo deve esserci il momento della risalita, qualcosa deve pure succedere. Che io c'entri o no questo poi non ha importanza. Sono arrabbiata per quello che è la musica italiana oggi.....
Parlando di te in un mio servizio precedente ti ho paragonata ad un gabbiano. Non solo per l'abilità vocale con cui riesci ad imitarlo, ma per la libertà artistica che ti ha sempre contraddistinta nel campo discografico fregandotene delle inevitabili imposizioni...
Sì, ma spesso sono stata fregata io! (ride). Certo, se si dà retta ai discografici e meno a se stessi... Meglio rendersi la vita più semplice!
Che ricordo hai di Giusy Romeo? Tenero. Come una mamma che guarda la propria bambina.
"Energie" e l'incontro con Battiato... Penso che quell'album sia stato veramente il mio primo lavoro importante. Lo volli intitolare "Energie" per la grande rabbia che avevo dentro. E questo si sente nel disco. Credo che trasmettesse energie anche a chi lo ascoltava, in qualche maniera mi sono fatta sentire per forza.
Anche se il successo è arrivato con "Un estate al mare". Devo dire che quando mi proposero "Un estate al mare" qualcuno mi disse: "ma come, tu accetti di fare una canzoncina così", invece a me piaceva. Ma io non credo sia una canzoncina perché se la si riascolta adesso è musicalmente valida, non a caso c'è lo zampino di Battiato.
Che effetto ti ha fatto realizzare un disco impegnato come "Energie" ed avere poi successo con il pop di "Un'estate al mare"? Mi ha fatto effetto sicuramente dopo, quando i discografici volevano tutti i miei pezzi successivi uguali, dieci "Un'estate al mare", ma lì mi sono opposta ed ho avuto grossi problemi ancora una volta, quindi "se fossi più simpatica sarei meno antipatica" già da sempre,capisci? Mi sono rifiutata di fare i dischetti per l'estate di successo sicuro, come avrebbe voluta la mia casa discografica.
Il divorzio dalla CGD è avvenuto quindi per una scelta artistica che loro non condividevano? Ero io che non condividevo... è diverso! Perché loro forzatamente volevano delle cose, io forzatamente puntavo su altre. Ad esempio quando loro puntavano come pezzo di punta su "Limonata cha cha cha" io puntavo su "Mediterranea". Da lì lo screzio. Dopo "Un'estate al mare" io volevo pilotare la mia carriera, quella che secondo me dovrebbe essere e ancora non lo è, ancora oggi lo dico, con album di qualità ma la CGD puntava più che altro al 45 giri, però bisogna mediare anche, forse questo lo avrei dovuto capire anche prima.
Passando alla Bubble ho avuto l'impressione che il criterio di scelta non fosse poi così diverso dall'album precedente... "Giuni" è venuto due anni dopo ed anche lì ho avuto difficoltà. Il vostro è un giornale particolare e lo voglio dire; dopo aver lasciato la CGD non trovavo più contratto, mi hanno ostacolata. L'unico che mi ha presa è stato Carlo Bixio, però ho dovuto fare una canzoncina facile come "Alghero" che in realtà non avrei voluto fare, ma sono stata costretta dagli eventi. Riconosco che non è un bel pezzo però è un brano simpatico, con una certa solarità, ha dell'allegria, del sentimento, ed è andato anche bene. Purtroppo... l'album non si trovava nei negozi! Il successo è arrivato praticamente da solo.
Com'è nata l'idea del duo Russo-Rettore in "Adrenalina"? L'idea è stata mia. Eravamo insieme alla CGD e quasi contemporaneamente siamo andate via. Quando ho composto questo brano, chissà perché ho pensato subito a Donatella. L'ho chiamata ma lei inizialmente era restia, doveva partire per Londra, poi anche consigliata dal suo impresario l'abbiamo fatto. E' stato un atto d'amore verso una collega che forse, come me, era in crisi. Magari non era così, ma pensavo che potesse esserlo. Ero stata in crisi anch'io quando non trovavo più una casa discografica e quella poteva essere un'occasione felice.
Hai "duettato" con Battiato, con la Rettore, c'è un artista con cui vorresti ripetere l'esperienza? Il sogno di tutta la vita è quello di cantare con la mia cantante preferita, Aretha Franklin, ma lo ha già fatto Annie Lennox! Il duetto con Franco Battiato è stata per me un'esperienza meravigliosa, non solo perché abbiamo cantato insieme, quanto per averlo fatto in siciliano. Per cui, per adesso sono molto soddisfatta.
Giuni Russo, strettamente autrice. Hai scritto per Amanda Lear, per Rita Pavone... Ah, ma tutto sai! Anche le cose che non vorrei dire... (ride). A dir la verità a me piace molto comporre per altri, ma chissà perché solo in pochi casi sono riuscita dare brani ad altri. Le mie colleghe credo che non li vogliano neanche sentire, a Mina ho inviato tantissimi brani e credo che anche lei non li abbia ascoltati. Ad esempio in questo nuovo album c'è "Il vento folle" che avevo scritto per una collega, ma non ti dico chi. Malgrado a me piacesse molto, infatti lo ritengo uno dei brani più belli del disco, lo ritenevo adattissimo a questa collega ma non se ne è fatto nulla. Anche nel campo musicale c'è questa mentalità di considerare di più i cantautori uomini.....
Che musica ascolti generalmente? Di tutto. Dalla musica classica al blues. Devo dirti però che non sono una grande consumatrice di dischi, anche se possiedo un po' di tutto.
Perché secondo te non hanno molto spazio le cantautrici in Italia? Perché sono donne. Qualcuno ha sparso la voce che le donne non vendono, ma dove sono le donne? Createle e poi tenetele nel tempo. E invece no. Si creano le ragazzine, le figlie del discografico, le nipoti del politico, eccetera. I capostipiti non ci sono più , o meglio, ci sono negli uomini, nel campo femminile no. Abbiamo la sola Mina, poi c'è poca varietà secondo me. Alice è un'artista che si contraddistingue per stile, anche Teresa De Sio, un'altra potrei essere io, c'è soprattutto Patty Pravo, che io stimo molto come artista e vorrei rivederla ancora come merita. In campo maschile c'è Vasco Rossi, benissimo mi piace molto, ma poi ci sono altri dieci Vasco Rossi che lo imitano. Tutti imitano e la discografia gli dà retta! Quando ero alla CGD dicevo "cercate di curarmi per una strada che un giorno forse ci darà soddisfazioni" ma loro mi preferivano con la canzoncina facile. Poi sai, parlare di me in questo modo e in questi termini mi costa molto, significa salire dei gradini e mettersi su un piedistallo, può anche suonare così. Quando si parla di sé si deve stare molto attenti, è molto difficile, però io queste cose le voglio dire...

 

Pagina inserita il 12.12.2008