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Kissin' Time

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Agli inizi della carriera era famosa per essere una gran bella ragazza e per essere stata negli anni degli eccessi a fianco di Mick Jagger, poi lentamente dopo aver superato ostacoli e difficoltà - leggi droghe più o meno pesanti - si era riavvicinata alla musica e aveva ripreso a calcare le scene teatrali. Col tempo la sua attività canora e il suo fiuto artistico, coadiuvata da uno staff di prim'ordine, l'hanno portata a ottimi livelli interpretativi: pur non possedendo una vasta gamma vocale, la sua voce rotta dall'esperienza è sembrata perfetta per delineare sensazioni e sentimenti evocando in poche strofe gli abissi dell'animo umano, come solo i grandi interpreti sanno fare. Se il vecchio Mick cerca l'elisir della giovinezza facendosi affiancare da giovani virgulti, Marianne attua una tattica diversa. I giovani artisti sono al suo fianco ma sembra che lei si diverta a fare la parte della donna vissuta che non ha bisogno di nascondere gli anni e per questo continua a sedurre.

 

Il nuovo album di Marianne è davvero molto interessante e se la scelta dei brani è fatta con un occhio all'attualità (e alle mode, perché no?) è il suo stile vocale che aggiunge un plusvalore alle canzoni. Se su Marianne sono puntati i fari, nell'ombra giocano un ruolo fondamentale gli autori delle canzoni fra cui merita particolare rilievo la figura di Beck, di cui ben tre canzoni sono interpretate dalla cantante inglese. Oltre a Beck, partecipano in qualità di compositori Billy Corgan, un tempo cantante degli Smashing  Pumpkins, il biondo Dave Steward e David Courts, già con Marianne fin dai tempi di Vagabond Ways. In qualità di musicisti sono presenti in sala di registrazione i Blur e i Pulp. Last but not least, un brano è composto da Etienne Daho, uno dei più importanti compositori francesi.

 

Marianne Faithfull ha scritto i testi di ben otto canzoni, si può quindi definire un album davvero ricco di sollecitazioni artistiche con alfieri e torri, con il Re, Beck, in bella evidenza e la Regina Nera, Marianne, a tirare le fila del gioco. Non ho mai amato il suono campionato della batteria (e di altri strumenti) ma subendo il fascino dell'interprete riesco a farmelo piacere. Interessante e furbo è il singolo Sex with strangers scritta da Beck con batteria elettronica agli eccessi, più toccante Like being born, sempre del grande Beck, per cello e voce roca che arriva all'alma. Splendide poi I'm on fire e Wherever I Go entrambe di Corgan (che non ho mai potuto soffrire ma, ma... che mi sta succedendo???), il dirty-rock di Sliding Trough Life on Charm scritta da Jarvis Cocker e ispirata all'autobiografia scritta dalla cantante che aveva lo stesso titolo e la conclusiva Kissin' Time composta da Damon Albarn e dalla Faithfull. Love et money sembra una moderna ballata beat che a noi non più giovani scriba fa palpitare il cuore per un'artista, ancora una volta, toccata dalla grazia. Superlativa poi Nobody's fault, composta da Beck (e già apparsa in Mutations) in cui Marianne strega l'ascoltatore con il suo stile vocale, aiutata in questo progetto da una conturbante slide guitare. Applausi.

 

Speriamo che il CD contenga le liriche delle canzoni perché ci piacerebbe seguire attentamente i testi di queste ballate. Spiace ammetterlo ma la signora "con - o senza - le mie lacrime" con costanza e metodo ha superato il Maestro. Forse non sono stato chiaro, ma questo album mi è piaciuto moltissimo: ascoltatelo all'imbrunire o meglio a notte fonda, il risultato sarà migliore.

 

 

Guido Giazzi - BUSCADERO - Febbraio 2002