Edizioni Curci Young 2016
Nina racconta la storia di una delle più grandi voci del
jazz. Nel libro, composto in rima come una canzone, Nina
Simone ripercorre insieme alla figlia Lisa la sua
vita, l’amore per la musica, le battaglie per l’uguaglianza.
Le sfumature delle tavole – che esplorano tutte le gradazioni
del grigio – diventano contrasti in bianco e nero sulla
tastiera del pianoforte suonato dalla piccola Nina Simone.
"Nella musica non esistono colori. / Non c’è che un ritmo /
Non c’è che un cuore. / Babum / Babum / Un battito al secondo
/ uguale in tutto il mondo". Il libro si apre con i versi
in lingua originale (tradotti in fondo al volume) che la
grande musicista statunitense ripeteva alla figlia quando era
ora di andare a dormire, e prosegue con un lungo
racconto-ninnananna sul senso della musica e delle conquiste
civili, sul primo concerto pubblico di Nina
e sull’ingiustizia subita dalla madre, persino in
quell’occasione costretta ad alzarsi per far posto a un
bianco. La storia individuale si intreccia a quella di
Martin Luther King, alle manifestazioni e agli
slogan, con un monito alle nuove generazioni: possedete i
diritti, ma dovete imparare a difenderli e custodirli, senza
mai abbassare la guardia.
La Stampa
Tutti conoscono l'artista Nina
Simone, pochi la bambina che è stata. Alice
Brière-Haquet et Bruno Liance per raccontarne la
storia hanno avuto la brillante idea di realizzare un
bellissimo libro illustrato di 40 pagine, completamente in
bianco e nero, partendo proprio dall'infanzia della cantante.
Una piccola opera destinata (anche) ai bambini, che va oltre
la suggestione grafica e che si basa soprattutto sulla
contrapposizione bianco-nero: ovvero
Nina, una bambina nera vissuta nell'epoca della
segregazione razziale negli Stati Uniti, che riesce ad
affermarsi nel mondo della musica, allora manovrato
esclusivamente dalla comunità bianca. E così si ritorna un po' indietro con la
rievocazione del primo ricordo d'infanzia di Nina
Simone, il pianoforte: "Aveva 52 bei denti bianchi e
36 più piccoli neri bloccati nella tastiera". Il
pianoforte come un in mondo parallelo è anche la
condizione di vita di Nina, della sua famiglia e
della comunità nera nella sua interezza in quel momento:
i numerosi bianchi dominano i neri in minoranza. Questa
dicotomia si dissolve solo quando la piccola Nina
di trova seduta al piano. La musica non ha colore. Il testo di Alice Brière-Haquet è
molto bello, semplice e poetico. A nostro avviso la
frase più bella dell'album è questa: "Al solfeggio
appresi che un bianco vale due neri, e nell'autobus, la
sera, io dovevo cedere il mio posto".
Gli autori sono riusciti
a sintonizzarsi sulla stessa lunghezza d'onda dei
bambini, raccontando loro la storia della piccola
Nina appassionata di musica ma allo stesso
condizionata dagli eventi dell'epoca che l'hanno resa
testimone di cose terribili. Il processo è il seguente:
partire da un esempio per parlare della storia in
generale...
L'étagère
du bas (selezione)
Che la musica classica faccia bene ai bambini si
sa, ha un effetto rilassante e allena il loro orecchio
musicale, ma che dire della musica jazz? Il libro che
recensiamo oggi è Nina, storia biografica
illustrata e romanzata della cantante e pianista Nina
Simone, conosciuta come signora del jazz. «Dream, my
baby dream…»… canta Nina, per fare addormentare
la sua bambina. Canta come sa fare, sulle note del jazz.
E dal canto passa al racconto di una storia vera, la
sua, piccola pianista di colore che non capisce perché,
al suo primo concerto, la sua mamma è seduta in fondo
alla sala, dietro ai bianchi, nascosta alla vista di
tutti gli altri, bianchi. Un'immagine che ha segnato la
vita di Nina, fino a farla diventare una
protagonista della battaglia per i diritti civili degli
afroamericani: le sue canzoni Old Jim Crow e
Mississippi Goddam diventano inni per gli attivisti,
segue da vicino e stringe amicizia con Malcom X e
Martin Luther King. Di tutto questo "dopo",
nel libro non c'è traccia, perché la storia si ferma
all'infanzia, per un'immersione totale nell'atmosfera
vintage (sottolineata dal bianco e nero) di un racconto
che insegna ai bambini a sognare, e lottare per ciò in
cui credono sempre. E ad amare la musica, naturalmente.
Illustrazioni in bianco e nero di
Bruno Liance e testi di Alice Brière Haquet,
già
Premio Millepages Jeunesse 2015 in Francia.
La Repubblica
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