LET IT BE ME * Lascia che sia io
NINA SIMONE
LIVE AT VINE St. BAR * Hollywood [California]
1987
Affrontare la genialità e l'unicità di una performance di
Nina
Simone, per me significa rischiare di soccombere al
fascino e allo stile del suo inimitabile talento. Le parole con cui
vorrei cercare di descrivere la forza e il potere delle
emozioni che si sprigionano durante i suoi live acts
restano sospese nell'aria, vittime di un sortilegio: catturarle poi, per
organizzare il pensiero, decodificarle e imprigionarle in una
frase, in un racconto, è un'impresa che si rivela sempre più
difficile.
Inoltre, il divario tra la complessità della
sua
produzione artistica e le frontiere delle mie
conoscenze musicali crea a volte insidiose voragini, subdoli
trabocchetti... Occorre studiare ancora!
Ma oltre alla giusta preparazione, forse ci
vorrebbero la lucidità e il distacco di un recensore
professionista, di un bravo critico musicale. Per un
estimatore come me, seppur dotato di una certa
dimestichezza con la parola scritta, riuscire a dissertare
sulla scelta dei brani, districarsi tra percorsi musicali lontani
dal pop e poi inseguire le
tortuosità di una
voce sempre più viscerale e
magicamente
imperfetta, senza correre ogni volta il rischio di
perdersi o di
ripetersi, non è cosa semplice... Però, provarci mi dà gioia!
La MUSICA non ha bisogno di chiacchiere. Va ascoltata: punto!
D'accordissimo, però, detto questo, tengo anche a precisare che lo scopo della
pubblicazione di questa e di tutte le altre recensioni presenti su questo sito è principalmente
quello di divulgare impressioni, punti di vista
e informazioni sulla produzione ufficiale delle Voci Divine
presenti nella sezione monografica e non solo (ci sono anche
"variazioni sul tema" nella sezione extra). E questo
è un piacere a cui non voglio rinunciare.
Ovviamente non tutto quello che ascolto finisce sotto la lente
d'ingrandimento della parola, altrimenti dovrei passare 24 ore
al giorno al PC. Diciamo che la voglia di comunicare
"qualcosa" viene riservata solo ad una selezione
di proposte, soprattutto quando sento "l'urgenza" di mettere
nero su bianco il mio pensiero,
evidenziando quelli che
considero "pregi" e/o "difetti" delle opere che più mi
colpiscono... E per questo devo ringraziare un personalissimo
spirito critico maturato dopo anni e anni di ascolti,
mirati e non...
Quattro brani di questo disco sono
già stati commentati nelle precedenti recensioni, gli
altri verranno presi in considerazione nelle prossime
"chiacchierate" sulla discografia dell'artista. Qui, per il
momento, mi sono semplicemente fermato ad ascoltare le
improvvisazioni LIVE rimaste "incantate" in
questa performance del 1987 al Vine St. Bar di
Hollywood. Tra i dischi registrati dal vivo forse
questo non è il migliore in assoluto per quanto riguarda il
canto e l'interpretazione, ad esempio io preferisco NINA
SIMONE AT A VILLAGE GATE del 1961, ma devo anche considerare
che dagli inizi degli Anni Sessanta al 1987 son passati più di
25 anni... Sulla parte musicale, invece, niente da eccepire:
magistrale come sempre il pianoforte di Nina.
Tra le canzoni di cui si è già parlato troviamo I want a
Little Sugar in My Bowl (qui indicata col titolo ridotto
"Sugar in my Bowl") contenuta nell'album NINA SINGS THE BLUES,
e poi
Baltimore,
Balm in Gilead
e
If You Pray Right
che
provengono
dal 33 giri BALTIMORE.
Ci sono i brani
storici: My Baby Just Cares For Me (diventata
famosa grazie alla pubblicità Chanel e a una serie di mix e
remix che l'hanno veicolata con successo fino ai giorni nostri), Four Women
e
Mississippi Goddam (quest'ultime due presenti solo nella versione in CD).
Impossibile non segnalare l'interpretazione di
Just Like A Woman di Bob Dylan che era stata
inserita nel long playing HERE COMES THE SUN del 1971.
Ritroviamo anche Be My
Husband da PASTEL BLUES del 1966, Fodder in Her Wings
(ma nella tracklist compare come "Fodder On My Wings" che era
poi
il titolo del 33 giri di riferimento, datato 1982) e If You Knew/Let
it Be Me già proposta nel LIVE della Colpix,
registrato alla Carnegie Hall nel 1963.
L'album
comprende
anche una versione ridotta da 7 a 4 minuti del brano Stars,
tratta dal repertorio di Janis Ian.
26.4.2016 - Rosario Bono
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