PATTY PRAVO MADRINA IN BLUES
Quattrocento persone, in barba al
tempo da lupi, hanno riempito il piccolo Teatro
Eden di Treviso. La serata prometteva molto, nel
cartellone assemblato da un gruppo di amici al sostegno
di Stampa Veneta Insieme, 59° parallelo, il patrocinio
di Regione Veneto, Teatri Spa e dal Comune di Treviso;
sponsor Bottega e Takabanda. La finalità del ricavato in
beneficenza ha fatto la sua parte. Il tutto andrà
infatti al Consorzio Per Mio Figlio, in progetto
un'isola verde per bambini ricoverati in pediatria a
Treviso. Ma il denominatore comune che ha contribuito al
successo dell'iniziativa è stato, Guido
Toffoletti, pioniere del blues italiano, scomparso
l'anno scorso. Madrina della serata, una Patty
Pravo che ha dedicato a sorpresa a Guido e a tutti
una preghiera gospel Motherless Child cantata a
sola voce. E con la sua vivacità ha pure sottolineato la
mancanza, a Venezia, di momenti dedicati agli artisti
locali, ascoltata in questo appello da Mara Rumiz,
presidente del consiglio comunale veneziano, che
presenziava in prima fila assieme al sindaco di Treviso,
Gentili e ai familiari di Guido. Il primo a salire sul
palco, con Giò Alajmo a coordinare e condurre la serata,
è stato il flauto di Massimo De Mattia, pordenonese
dalla felice dote dell'assemblaggio sperimentale di
stili e
misure. |
Ascoltare le note di Hendrix uscire
da uno strumento a fiato è un'ebbrezza da provare. Poi
in duo con Aldo Tagliapietra al sitar il suono si è
addolcito. Alcuni musicisti si sono premurati di inviare
messaggi, saluti e scuse per non aver potuto partecipare
alla manifestazione. Fabio Treves, Alex Britti,
Antonello Venditti, persino Mick Jagger colto da Alajmo
a Venezia. Poi è tornata la musica. I Bluesheads hanno
introdotto Paolo Bonfanti, strepitoso chitarrista blues
genovese, che ha acceso la platea; Mister Goran
Kuzminac, accompagnato dal flauto, ha fatto sognare, per
poi ricondurre precipitosamente tutti nell'attuale
dramma dei clandestini con il brano inedito "Gi angoli
del mondo". E poi momenti di rilassato divertimento e di
canzoni cantate a squarciagola con I Giganti, i loro
pezzi più famosi, una sorprendente "Summertime", mai
così swingata, un omaggio a De Andrè e un ritorno a
"Tema". Quasi quattro ore di musica anche con la
partecipazione delle band che hanno suonato con Guido,
Stefano Zabeo & The Old Blues Society, la Blues
Society Tribute, guidata da Max Iannantuono, i Blues
Etcetera di Michele Sponza, i Two of Us di Rolando
Giambelli. Dulcis in fundo, Massimo Priviero e Giulio
Casale degli Extra, in
acustico. |
Nelle immagini al centro Patty Pravo con
Rolando Giambelli e gli amici musicisti
6.10.2000 - Articolo di Aldina Vincenzi
(Il Gazzettino)
Immagini di Rolando Giambelli
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