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PRAVO SANREMO 2016 Ritagli

 

CORRETTA INFORMAZIONE (Patrizia Monaco) - Una delle esibizioni più attese di Sanremo 2016, la prima per cui Beppe Vessicchio ha ricoperto il ruolo di direttore d’orchestra. Il brano, "Cieli immensi", resta coerente con le sonorità tipiche dell’artista, ma anche qui emergono alcune carenze vocali. Perdonata, perché la canzone è ben fatta e l’inconfondibile voce resta un pregiato marchio di fabbrica. Spontanea ed inevitabile la standing ovation del Teatro Ariston.

 

PUNTO SANREMO (Pietro Zampedroni) - Quando lei sale sul palco dell’Ariston si fa la storia. Porta un brano moderno, elegante, delicato e profondo. Un piccolo viaggio di tre minuti o poco più. Non è alla ricerca di una hit, ma di una ennesima conferma. E l’Ariston si alza in piedi.

 

IO DONNA (Massimiliano Jattoni) - Viene finalmente il turno della divina Patty Pravo che, nel cinquantesimo anno di carriera, raccoglie una standing ovation dal pubblico in sala. La voce stenta, ma la canzone e l’arte unica di creare un’atmosfera ci sono, eccome. A dirigerla Beppe Vessicchio, accolto dal pubblico come una star.

 

LA STAMPA (Marinella Venegoni) - Che meravigliosa apparizione nel suo vestito di pizzo, la zia che tutti vorrebbero avere, e la Patty che tutti ci aspettavamo. Carismatica, distratta, lontana e un po' pressappochista nell'interpretazione, senza che nessuno per questo si senta di rimproverarla. Canta un po' così i ricordi che sfumano, e che lei lascia sfumare così volentieri nella pacata ballad di Zampaglione (Fortunato). La leggenda resta intatta, con tanto di standing ovation ai 50 anni di carriera. Voto 7 per musica e testo, 6-- per l'interpretazione.

 

LA REPUBBLICA (Gino Castaldo) - Melodia classica pensata per esaltare il carisma della Divina. Dolorosamente fuori tono. Non classificabile.

 

BLOG www.mangianastri.it - "Cieli immensi" è firmata da Fortunato Zampaglione (autore di "Guerriero" di Marco Mengoni e di "L’amore esiste" di Francesca Michielin). Ieri sera neppure il suo carisma magnetico è riuscito ad arginare il drammone dell’intonazione distratta, delle note basse impossibili, e oggi è davvero difficile dare un giudizio sul brano, che si stentava a riconoscere dietro alle imperfezioni. Sembrerebbe un brano intimo e introspettivo, disegnato su misura per lei, una ballata orgogliosa e seducente, ma aspetto un secondo ascolto (magari su disco) per un parere definitivo…

 

VANITY FAIR (Eleonora Negri) - L'ex ragazza del Piper non finisce mai di stupirci. E sul palco dell'Ariston oltre a cantare una sua canzone, "Tutt'al più", ha pensato bene di provocare con un toupet a forma di ananas. Risultato finale? Una Patty Pravo con una cresta alla David Bowie che ci ha convinto poco. Certo, una mossa così richiede molto coraggio ma anche qualche ritocchino in meno.

 

IL FATTO QUOTIDIANO (Domenico Naso) - Da grande diva quale è, Patty Pravo decide di mostrarsi sul serio solo ieri, nella serata dedicata alle cover (anche per lei l'esordio non è stato dei migliori). Coverizza se stessa (altra prova di divismo conclamato), ma lei può farlo. L'innesto di Fred De Palma serve parecchio a rendere più contemporanea una canzone stupenda, ma forse il duetto amoroso alla Mrs. Robinson non è particolarmente credibile.

 

BLASTING NEWS (Emidio Melis) - Una rinata Patty Pravo canta "Cieli immensi" e incanta la platea dell'Ariston.

 

IL MESSAGGERO (Marco Molendini) - Una bella canzone e la classe di una vera interprete. Siamo a mille miglia di distanza da tutti gli altri. Meriterebbe di vincere.

 

IL FATTO QUOTIDIANO (Domenico Naso) - Ha vinto il premio della critica (che sa anche di premio alla carriera cinquantennale), è cresciuta esponenzialmente sera dopo sera dopo l'esordio titubante. Ha inondato il palco di allure e carisma: regina vera.

 

CORRIERE DEL VENETO (F. Ver.) - Patty Pravo, da diva è arrivata al Festival e da diva è uscita. La sua "Cieli immensi" è risultata sesta nella classifica generale e si è portata a casa anche il premio della critica, un ottimo modo per festeggiare i 50 anni di carriera.