MINACCIA BIONDA - PATTY PRAVO - 2020 - Rizzoli

 

Mi piace collezionare libri fotografici e ho un debole per i ritratti di personaggi del mondo dello spettacolo. L'uscita di un book dedicato a Patty Pravo è un evento. Un'artista che per decenni ha fatto della musica e soprattutto della sua immagine una ragione di vita, visti i risultati, avrebbe meritato in tutti questi anni la pubblicazione di almeno una decina di libri di questo genere.

Ho da sempre una singolare abitudine che ho adottato anche per la lettura dei quotidiani, iniziare a sfogliarli dal fondo. Ma partiamo dalla copertina: la grafica e l'immagine scelte rappresentano bene l'idea del progetto di questo volume che ha i suoi punti di forza anche nelle dimensioni e nella buona qualità della carta. La foto utilizzata è emblematica: realizzata nel 1994, contiene elementi molto caratteristici e ricorrenti del personaggio PRAVO: una mano che sistema i lunghi capelli biondi, l'altra che stringe un paio di occhiali da sole e l'ennesima sigaretta accesa.

La prima foto che appare, sfogliando il  libro al contrario, è stampata su doppia pagina e ritrae l'artista seduta al pianoforte con un lungo abito rosso che lascia le spalle scoperte. E' una foto di Claudio Porcarelli ed è stupefacente, sembra estrapolata da un film, restituisce un'immagine senza tempo, molto suggestiva. Da sola vale l'acquisto del libro. Sono rimasto a bocca aperta! Bocca che è rimasta socchiusa per lo stupore nel vedere via via i meravigliosi scatti di altri eccellenti fotografi come Carlo Bellincampi e Fiorenzo Niccoli (i miei preferiti), Angelo Frontoni e Pietro Pascuttini (suoi due ritratti in bianco e nero molto belli, datati 1978). Per più di cinquanta pagine (187 in tutto) mi sono rifatto gli occhi, anche grazie ad altre foto d'agenzia, magari non proprio inedite ma di buona qualità.

La bocca mi si è chiusa quando ho visto a pagina 121 le brutte copie di due frames estrapolati direttamente dallo schermo di una TV. Ho pensato fosse un'eccezione... Poi proseguendo la visione, tra qualche foto sgranata e accostamenti non sempre riusciti, scopro che i "fotogrammi" catturati dalla televisione sono ben 17, tutti poco curati o addirittura troppo sfocati, con scritte e loghi in evidenza. Inguardabili! Che peccato, undici pagine sciupate così! Mi chiedo: ma come si fa a sfregiare un book - comunque dignitoso - con una scelta del genere? Chi ha curato il progetto dove stava? L'entusiasmo si è un po' smorzato e purtroppo ho saputo di non essere stato l'unico a notare con disappunto questa pessima scelta. Diciamo che lo stesso numero di pagine poteva essere utilizzato per inserire altre belle foto, e con gli Archivi Liverani, ad esempio, ci sarebbe stato solo l'imbarazzo della scelta.

Purtroppo siamo lontani dall' allure e dalla qualità di certi costosi ma curatissimi libri fotografici dedicati ad altri artisti: un prestigio che questo volume evidentemente non aveva la pretesa di avere, visto anche il prezzo popolare al quale viene venduto.

In ogni caso la galleria dei ritratti "importanti" merita di essere vista e rivista, a prescindere, e quindi consiglio quest'opera, edita da Rizzoli, non solo agli estimatori di Patty Pravo più scettici, ma anche a tutti gli appassionati di fotografia d'autore.

 

4.12.2020 *Rosario Bono