Unusual

Giuni Russo

 

2006 - CD + DVD - Radiofandango

Marketed by Nunflower Srl - Distribuzione EDEL

 

A due anni dalla scomparsa dell'artista viene pubblicato un disco tributo, formato da una particolare selezione di brani realizzati con la complicità di alcuni affezionati e singolari interpreti, pronti a confrontarsi virtualmente con la voce magica e inconfondibile di Giuni Russo. Il progetto è completato da un DVD che comprende la registrazione di 11 brani estrapolati dal concerto tenuto dalla cantante all'Auditorium di Milano il 4.4.2001.

 

Il repertorio di Giuni Russo si è vestito di nuovo, non perché i vecchi e preziosi "abiti" fossero lisi o passati d moda, tutt'altro, ma per essere indossati e sfoggiati nei colori accesi di tagli nuovi e originali. A "sfilare", duettando virtualmente, sono "pochi ma buoni" interpreti che fanno propri i testi e le atmosfere senza rubare la scena ad una voce unica e irripetibile.

I virtuosismi del talento di Giuni e dei suoi ospiti disegnano traiettorie di note trasversali e asimmetriche in un cielo senza nuvole, "nel blu dipinto di blu" dove osa volare solo la buona musica. Un ottimo lavoro in cui avrebbero potuto trovare spazio la personalità e la creatività di molti altri artisti. E sulla defezione di alcune "illustri e grandi colleghe nazionali" ironizza Maria Antonietta Sisini (idea-progetto-produzione) nelle note di presentazione dell'opera, riportate in un dettagliato book all'interno dell'elegante confezione.

 

La prima perla, Morirò d'amore, ci viene offerta dalla voce inconfondibile di Toni Childs che interpretando il brano in inglese lo nobilita ulteriormente con un tocco di meritata internazionalità.

L'intuitiva e dirompente genialità di Caparezza spesa per Una vipera sarò straripa di freschezza e ritmo, insieme ad un linguaggio moderno e irriverente. Un fiume in piena che inonda la musica e il testo di una canzone che sembra essere stata scritta oggi. Questa versione sarebbe potuta diventare "un intelligente tormentone" se avesse goduto della stessa promozione riservata dalle radio a pezzi decisamente minori. Ma la nota dolente è proprio questa: le radio non sono più "libere"...

La sua figura, onirico e malinconico testamento d'amore, vede la delicata presenza di Franco Battiato che si distingue (qualche traccia dopo) con la stessa leggerezza anche nel brano Strade parallele, già pubblicato nell'album Se fossi più simpatica sarei meno antipatica, inciso da Giuni Russo nel 1994.

Lene Lovich lascia nel disco la sua "anomala" impronta canora, particolarmente eccentrica e suggestiva, stravolgendo il mood ma non il significato di Moro perché non moro.

Seguono Elena Vittoria in Love is a woman, tratta dall'omonimo album in inglese del 1975, composta ed incisa da Giuni molto prima del "diluvio" di popolarità, e poi La Sposa, con le "voci divine" del coro delle Carmelitane Scalze.

Vladimir Luxuria duetta senza gigioneggiare nel gradevole divertissement Illusione ed perfettamente intonato ed in linea con la costruzione musicale d'antan del brano e la sobria vanità del testo.

Le Mab sostituiscono degnamente Rettore nella nuova versione di Adrenalina, mentre i Megahertz rielaborano senza stravolgimenti la sempiterna Un'estate al mare.

C'è anche American man, un brano inedito, piacevole e molto orecchiabile arrangiato da Roberto Colombo e recuperato per l'occasione da una stampa Test del 1979/80.

Ottima la scelta delle foto in bianco e nero, alternate ai testi delle canzoni e alle brevi guide all'ascolto, raccolte nel booklet curato, tra gli altri, da Mauro Balletti.

Ma le sorprese non finiscono qui, il progetto comprende un DVD con le riprese effettuate durante il concerto tenuto da Giuni all'Auditorium di Milano il 4 aprile 2001. Undici brani che rappresentano un documento raro e preziosissimo. E tra le note "live" de La Zingara, Lettera al Governatore della Libia, Il sole di Austerlitz, L'Attesa, la presenza dell'artista quasi si materializza, fino a fondere e confondere passato, presente e futuro, per poi approdare in quel luogo dell'anima senza tempo né spazio dove i veri artisti non smettono di esistere.

 

26.5.2015 - Rosario Bono