Amanti di valore - Incontri notturni, senza limiti e
pudore - "ci siamo consumati rischiando la follia" - per poi
decidere di non incontrarsi più e tornare ad essere "i borghesi di
sempre"...
La vita goccia a goccia - L'amore esasperato,
consumato a baci e morsi tra "il meglio di un pensiero ed il
peggiore dei discorsi", poi l'inevitabile addio e la scelta di
una dignitosa solitudine...
Ieri, ieri - Nessun bilancio in amore, ieri non
esiste più, esiste solo domani e la volontà di cambiare: "la vita inizia da stasera in poi"...
I sogni di un semplice - Un ricordo intriso di
malinconia per un uomo speciale.
La solita storia d'amore - Brano più che altro
strumentale, poche parole "evidenziate" ad effetto e tanta
ironia.
Un po' d'uva - Forse la canzone più breve
della storia, 30 secondi, per invitarci a girare il 33
giri e continuare l'ascolto dopo una piccolissima pausa...
Il poeta che non pensa mai - La consapevolezza di una
donna di non avere al proprio fianco il
poeta che aveva creduto di incontrare. L'uomo sbagliato e il coraggio di chiudere
una storia: "Perché poeta non sei stato mai coi limiti che
hai". Piccolo capolavoro.
La mia vecchiaia - Il tema suggerito dal titolo non
deve trarre in inganno. In effetti è una canzone sul perdono.
Il tempo che passa può mitigare ogni cosa, da qui l'invito a
ritrovarsi e sostenersi a vicenda, per lenire il dolore, per
non morire soli.
Carlo detto il mandrillo - E' il secondo pezzo
scanzonato a cui ho fatto cenno nella presentazione. Da
ascoltare, ma anche da cantare in coro! Puro divertimento...
Inibizioni al vento - Superare ogni barriera,
portare l'amore fisico all'accesso per accontentare chi chiede
sempre di più: "E gli anni a rotolare dalle lenzuola in giù".
Il sesso fine a se stesso, esclusivo, senza nient'altro
intorno, senza carezze, senza sorrisi, senza normalità. E alla
fine la
forza di una donna di dire basta e andare via.
Ninna nanna amore stanco - Per chiudere con tenerezza,
ma senza smettere di riflettere...
[La prima versione
di questo album apparve nell'autunno del 1973 insieme a
Frutta e verdura, secondo microsolco della consueta
doppia emissione discografica annuale di Mina. Entrambi i
33 giri erano avvolti in un poster pieghevole che
fungeva da sovracopertina, ricco di bellissimi primi piani
dell'artista]